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Decine di senzatetto ogni notte dormono in centro all’aperto, in arrivo 500mila euro [FOTO]

La maggior parte di noi ogni sera ha la possibilità di rientrare e dormire in una casa con un tetto, riparato dal freddo d’inverno e dalle intemperie il resto dell’anno. Ma nella nostra città, Pescara, ogni sera, quando tutti torniamo nelle rispettive dimore, un esercito di persone senza fissa dimora, prende possesso dei portici e degli angoli del centro cittadino.

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senza fissa dimora pescara centro (3)

I luoghi privilegiati sono i portici di piazza Salotto e via Nicola Fabrizi, ma anche gli angoli di corso Umberto I e gli anfratti di corso Vittorio Emanuele II, come quelli nei pressi delle Poste Centrali. Persone spesso invisibili a tutti noi, come il senzatetto che viveva nella vecchia locomotiva di fronte alla stazione, che silenziosamente si organizzano con i cartoni per evitare il contatto diretto con il freddo pavimento.

Lo scorso gennaio, nel momento di maggiore freddo, il Comune fece sistemare queste persone negli alberghi. Nell’ultima settimana invece l’assessore alle Politiche Sociali, Antonella Allegrino, ha annunciato la disponibilità di fondi pari a 500mila euro per un progetto che mira ad attivare percorsi di reinserimento socio-educativo dei senza dimora.

«Grazie a queste risorse», afferma la Allegrino, «potremo intervenire per ridurre fenomeni di marginalità esterna e di homelessness, sia potenziando la rete dei servizi per il pronto intervento sociale sia integrando interventi abitativi e socio sanitari per favorire l’autonomia dei senza dimora. Si tratta sempre di approcci non meramente assistenziali, ma che mirano a rendere operative strategie tese a favorire l’inclusione sociale e lavorativa. In concreto, grazie a questi finanziamenti, potranno essere attivati interventi a bassa soglia per la soddisfazione di bisogni immediati con la distribuzione di beni di prima necessità, progetti di housing-first e laboratori occupazionali».

I senzatetto pescaresi vengono costantemente monitorati grazie al progetto “Servizi di Prossimità”, che prevede unità di strada attive per quattro volte a settimana, che controllano alcune zone della città al fine di verificare la presenza di persone senza fissa dimora che dormono all’aperto. Attualmente i contatti sono circa una trentina a uscita.

Da settembre a marzo, gli operatori delle unità di strada hanno avvicinato 243 persone (170 uomini e 73 donne) di varia nazionalità, di queste 40 sono state prese in carico dall’associazione On The Road e dalla Caritas e contemporaneamente dai Servizi Sociali.