La vicenda dell’acquisto dell’immobile di via Rigopiano da parte della Asl di Pescara finisce nuovamente alla procura della Repubblica che ha aperto una seconda inchiesta che vede indagate quattro persone, tra queste anche il manager della Asl Claudio D’Amario.
Insieme a lui sono finiti nel registro degli indagati il direttore dell’Uoc servizio tecnico patrimoniale della Asl, il Rup e la persona che ha venduto l’immobile alla Asl. A seguire l’inchiesta è il sostituto procuratore Annarita Mantini.
Il reato ipotizzato è turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (articolo 353 bis del Codice penale), essendo stato promosso un bando per l’individuazione di un immobile. Ieri mattina il personale della squadra mobile, diretto da Pierfrancesco Muriana, ha eseguito perquisizioni a casa e negli uffici degli indagati sequestrando documenti, computer e telefoni.
L’acquisto dell’immobile è stato al centro di molte polemiche, oltre che di un’altra inchiesta, essendo stato comperato da uno degli indagati a 900mila euro e poi venduto alla Asl a due milioni e 800 mila euro piu’ Iva, a cui aggiungere i lavori per 4 milioni di euro di cui la struttura avrebbe bisogno.
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