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Addio a Robertino Febo: morto il celebre cantante folk pescarese [FOTO]

Pescara e tutto l’Abruzzo piangono la scomparsa di “Robertino“, all’anagrafe Roberto Febo.
Il noto cantante folk abruzzese è infatti morto oggi all’età di 71 anni, era del 1945, venerdì 11 marzo. A stroncarlo sarebbe sarebbe stato un infarto nel sonno. Lascia il figlio Federico.
La sua scomparsa lascia un vuoto soprattutto in tutti coloro che lo hanno conosciuto di persona e che, almeno una volta nella vita, si sono ritrovati a canticchiare le canzoni che lo hanno reso celebre in tutto il territorio regionale e non solo.
Per vedere alcune foto di Robertino e dei suoi album, clicca sull’immagine qui di seguito:

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Gluc, gluc, gluc“, “A Vincenzo Patriarca“, “T’aspette Cuncetti’“, “Zi Nicola” sono solamente alcune delle canzoni portate alla ribalta da Robertino, e che vengono suonate e intonate praticamente in qualsiasi evento conviviale in tutto l’Abruzzo, in particolare le feste di piazza. Già da bambino eseguiva con perfezione le canzoni di Modugno, Claudio Villa, Tajoli, Consolini, Peppino Di Capri, i Platters, Tony Dallara e altri. Fece anche parte di numerose orchestre (Di Leonardo, D’Antonio, Aldo e la sua orchestra, Città di Venezia, Michelino, Gruppo 75, The Bluesmen, I Vagabondi, I Mattacchioni e altri).

Poi venne iscritto alla Siae come autore e compositore e in seguito si dedicò a scrivere canzoni dialettali e grazie a questa nuova formula attirò l’interesse della City Record e delle Edizioni Musicali Edi-Nufa di Milano. Il successo venne incrementato anche dal boom delle radio libere e dalle frequentazioni in programmi folk della Rai come “L’altro suono” e Terzo programma folk”. Grazie al successo fece delle tournées in Canada, Stati Uniti d’America, Svizzera, Francia, Germania.

“Robertino” era conosciuto e apprezzato da tutti in particolare nella zona di Pescara Colli e uno dei suoi luoghi di ritrovo preferiti, dove trascorreva le giornate in compagnia degli amici era il Bar del Santuario. Oltre a cantare dava anche una mano come ragionerie a chi gli chiedeva un aiuto.

«Era benvoluto da tutti», ricorda l’amico Serrano Capodicasa del Bar del Santuario, «la sua ultima esibizione è stata alla festa della Madonna di qualche anno fa. Con lui se ne va una porzione della storia di Pescara Colli». “Robertino” è stato anche presente nel film “Il Traghettatore” di Alessio Consorte che racconta la storia della città e in televisione condusse il programma “La Botte”.

Il funerale si terrà domani, sabato 12 marzo, nella basilica della Madonna dei 7 Dolori.

Michele Pacella

Giornalista

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