Due indagati e diverse perquisizioni in corso (sia all’interno di abitazioni che di aziende) tra Bussi, Pescara, Assisi e Perugia: questo è quanto emerso nelle ultime ore, e che sta coinvolgendo quaranta tra agenti forestali e sottufficiali tra l’Abruzzo e l’Umbria.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dal pm del Tribunale di Pescara, Anna Rita Mantini, ci sarebbero vicende collegate alle opere di ricostruzione susseguenti al terremoto dell’aprile 2009.
Secondo le indagini sarebbero emerse delle presunte violazioni delle norme che regolano la ricostruzione nell’ ambito dei venti comuni rientranti nell’Utr (Ufficio Tecnico Ricostruzione) numero 5 di Bussi sul Tirino che dipende dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione di Fossa.
In particolare, sempre in base all’esito delle indagini, sarebbero stati pagati stati di avanzamento dei lavori per centinaia di migliaia di euro, senza che questi fossero in regola con il Durc, altri documenti di tipo amministrativo, oppure con alcune tempistiche previste dalla normativa della ricostruzione.
Le perquisizioni si sono pertanto rese necessarie al fine di accertare eventuali nuove responsabilità e per reperire ulteriori risconti sulle ipotesi dell’inchiesta.
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