Sono in totale 12, tra associazioni, partiti e istituzioni, che hanno dato vita al comitato pescarese “Vota Sì per fermare le trivelle” che, in vista del referendum del prossimo 17 aprile, punta a dire basta alle trivellazioni.
Una realtà che abbraccia i portatori di interesse di tutta la provincia e che ha l’obiettivo di diffondere quanto più possibile le informazioni relative al prossimo appuntamento referendario. Il comitato pescarese “Vota Si per fermare le trivelle”, infatti, ha il fine di sensibilizzare tutti sull’importanza del votare per l’abrogazione della norma che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas presenti nella zona di mare vicina alla costa di non avere più scadenza.
Fanno parte del comitato numerose associazioni, partiti e rappresentanti delle istituzioni. Tra i primi ad aderire: le delegazioni e i circoli locali di Arci, Fai, Legambiente e Wwf, l’associazione Mila Donnambiente, il Collettivo Studentesco di Pescara, l’associazione universitaria 360 Gradi, Sel-Pescara, Possibile, Rifondazione Comunista- Federazione di Pescara, Green Italia, il consigliere al comune di Pescara, Piero Giampietro.
Queste le parole del comitato:
«La vera posta in gioco di questo referendum è quella di far esprimere i cittadini sulle scelte energetiche strategiche che devono essere messe in atto dal nostro Paese. Il comitato pescarese, assieme a tutti gli altri comitati abruzzesi e a quelli che continuano a nascere ovunque in Italia, vuole diffondere quanto più possibile le informazioni sulla questione delle politiche energetiche e sull’impatto delle trivelle nei nostri mari, facendo riflettere sul vero quesito che viene posto: Vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% di fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?”. “Quello che chiediamo – aggiungono i membri del comitato – è che il nostro Paese percorra la strada del progressivo abbandono delle fonti fossili, che da un lato innovi il sistema produttivo continuando a creare posti di lavoro nella green economy ,e, dall’altro, non metta a rischio economie importanti e consolidate come pesca e turismo, che combatta con coerenza contro i cambiamenti climatici, rispettando gli impegni presi dalla COP21 di Parigi solo pochi mesi fa».
Fino al 17 aprile diverse le iniziative che il comitato metterà in atto: banchetti informativi, incontri con la cittadinanza, convegni, ma anche concerti, cene, manifestazioni sportive.
Il comitato è aperto a nuove adesioni e contributi, per contatti: 17aprilevotasipescara@gmail.com
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