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Rapinavano pensione a invalido dietro minacce e botte, arrestati 3 giovani

Vivendo da solo era in cerca di un po’ di compagnia e, per questa ragione, quando 3 ragazzi si sono avvicinati a lui per fare una partita a carte o semplicemente per trascorrere qualche ora al bar, lui era contento e non avrebbe mai immaginato che quei suoi tre nuovi amici sarebbero diventati i suoi aguzzini.

La vittima di questa storia è un uomo pescarese, invalido civile, che percepisce una pensione di invalidità pari a 280 euro mensili. I tre giovani, A.T., nato a Pescara nel 1997, U.S., 23enne pescarese (entrambi già noti alle forze dell’ordine) e un minorenne di 17 anni, puntavano proprio a quello e così hanno iniziato a farsi consegnare parte del denaro dietro minacce e anche percosse fisiche attuate con l’ausilio di una mazza da baseball.

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Tutti e tre sonio stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Investigativo, i primi 2 sono finiti in carcere mentre il terzo è ospitato nel centro di accoglienza per minori dell’Aquila.

Il primo episodio di rapina risale al mese di marzo quando 2 dei 3 giovani si introdussero nella abitazione dell’invalido subito dopo il ritiro della pensione di invalidità. Rapine dello stesso tipo sono state messe a segno anche nei mesi successivi, aprile e maggio, con la sottrazione di parte o dell’intera somma, che poi è l’unica forma di sostentamento della vittima.

Vittima che avendo paura per la propria incolumità non aveva intenzione di denunciare i tre malfattori. È stato il fratello e tutore che, accorgendosi della mancanza cronica di soldi e dei lividi sul corpo dell’uomo, ha instaurato un rapporto di fiducia con i militari dell’Arma che ha generato la querela e le seguenti indagini e appostamenti.

Lo scorso 1 giugno, uno degli arrestati, si è presentato a casa della vittima annunciando che il 3 giugno avrebbe dovuto consegnare parte della pensione (140 euro) facendo intendere come quella fosse l’unica possibilità per scampare a nuove botte.

Ma questa volta i tra giovani malviventi hanno trovato i carabinieri che sono intervenuti proprio nel momento in cui la vittima, visibilmente spaventata, stava consegnando la somma di denaro ai 3.