Categories: [Pescara]

La protesta di un padre disoccupato: «La mia vita in cambio di quella di mio figlio»

Dall’alba di questa mattina, venerdì 26 giugno, ha avviato uno sciopero della fame e un sit-in di protesta davanti all’ingresso del Tribunale di Pescara.
Il tutto, esponendo un eloquente striscione con scritto: “La mia vita in cambio di quella di mio figlio”.

Questo è il gesto messo in pratica da un uomo di 50 anni, per denunciare la propria situazione e soprattutto per cercare di tutelare il proprio figlio minorenne.
Tutto nasce dalla separazione dell’uomo da sua moglie, e dal conseguente affidamento del figlio avuto dalla coppia alla donna: «Sto protestando perché c’è una separazione giudiziaria con mia moglie avvenuta qualche mese fa», queste le prime parole pronunciate dall’uomo che, sotto il sole estivo di oggi, ha iniziato il singolare atto dimostrativo, «Nonostante una sentenza del giudice ordini a mia moglie di andare ad abitare nella casa di Cerratina con mio figlio, dove noi abitavamo prima della separazione, casa che le ho lasciato insieme alla pensioncina che avevamo per il bambino per le allergie alimentari, e a parte le richieste di soldi in più, mia moglie continua a frequentare un signore che ha avuto già problemi con la giustizia, e io non voglio assolutamente questo per mio figlio. E poi il giudice ha scritto proprio che mio figlio deve evitare di frequentare quell’ambiente: questo è stato scritto da un Ctu (Consulente tecnico d’ufficio) con una perizia psicologica fatta da una psicologa. Nonostante ciò mia moglie continua a frequentare quest’uomo».

Inserisci il tuo codice AdSense qui

Il problema principale, secondo il 50enne, risiede proprio nella frequentazione, da parte del proprio figlio, del nuovo compagno della sua ex moglie: «Il giudice scrive che, per evitare questo problema, viene affidata a mia moglie la casa, la pensioncina del bambino e 200 euro al mese. Però lei non sta rispettando nulla perché continua a frequentare quest’uomo, e il bambino sta sempre lì, dorme a casa di quest’uomo, non nella casa di Cerratina. Una ventina di giorni fa ho consegnato le chiavi di questa casa a mia moglie, e lei ci è andata solo ultimamente, nell’ultima settimana, molto di rado e solamente per far vedere che c’è, perché io ho appurato con diversi controlli che lei non c’è mai la sera, e dorme sempre qui a Pescara da questo uomo».

In virtù di quanto appena spiegato, il 50enne ha dato vita alla propria protesta con una precisa richiesta: «Quello che chiedo io è che la giustizia si muova un po’ più un fretta perché non è possibile che mio figlio viva con quest’uomo».
A ciò si aggiungerebbe anche un episodio appena avvenuto, e che avrebbe avuto come protagonisti proprio il padre del bambino e il nuovo compagno della donna: «Quest’uomo addirittura ieri mi ha aggredito dentro un bar tirandomi un pugno sull’arcata sopraccigliare. Sono volato a terra», racconta il 50enne durante il suo presidio davanti al Tribunale, «e poi, clamorosamente, dopo l’intervento della polizia, le due bariste hanno testimoniato di non aver visto nulla, nonostante grida e mentre ero a terra dentro il bar. Qui però la gente è omertosa, paurosa, non so come chiamarla. Io però avevo i lividi e», spiega mostrando il vistoso cerotto accanto alla tempia destra, «sono andato in ospedale a farmi controllare con tanto di referto medico».

Dopo l’episodio di ieri il compagno della donna sarebbe stato denunciato dall’uomo: «La polizia è intervenuta e ho sporto denuncia contro di lui per la prima volta, anche se lo avevo tenuto fuori fino a questo momento, dato che sono venti mesi che va avanti questa storia. Da quando siamo ritornati dal Brasile dove noi vivevamo, lei faceva le pulizie a casa di questo uomo, e pian piano è passata dalla sua parte. Il problema, però, è che il bambino non è in vendita, lei può fare quello che vuole».

Le attenzioni dell’uomo sono però rivolte esclusivamente al bambino, come ci tiene a sottolineare: «Mi rivolgo solo ed esclusivamente al bambino, perché deve frequentare il padre principalmente, e non un “altro padre”, cioè non può sostituire la figura del padre con uno che poi ha già avuto problemi con la giustizia. Anche se fosse stata una persona pulita e onesta, già mi dava fastidio, perché io sono il padre; però mettici pure una persona che ha tutti questi problemi con la giustizia e addirittura ieri mi ha dato un pugno davanti a mio figlio e mi ha fatto cadere a terra in un locale e il bambino ha visto questa scena. Come fa questa madre a far stare il bimbo ancora con questo uomo: secondo me è una cosa da incosciente, non c’è altro termine per definirla».

L’obiettivo del protagonista della vicenda sarebbe anche quello di riavere il bambino: «Se ci riesco, anche ad avere il bambino, non c’è problema, lo posso tenere; io sono disoccupato purtroppo, però c’è mio padre che ha la pensione e potrebbe vivere con noi. Ci sarebbe anche spazio, dato che mia mamma è morta. Però, a me andrebbe bene anche che la mamma frequenti la casa di Cerratina col bambino. Quando vuole frequentare quest’uomo, va da lui però lascia il bambino da me, perché non è giusto che mio figlio si abitui a un altro uomo che non è suo padre».

La richiesta “minima” del 50enne è pertanto che il bambino non frequenti il nuovo compagno della madre: «Esatto è questa la richiesta minima, perché io non sto chiedendo altro. Ho lasciato la casa di mia proprietà, comprata dalla mia famiglia. l’ho lasciata a mia moglie, le ho concesso 280 euro di pensione del bambino. Il giudice ha scritto anche di darle 200 euro, ma io sono disoccupato e non posso chiedere a mio padre, che ha una pensione di 1.100 euro, di dare pure 200 euro a mia moglie; già aiuta me con 200 euro al mese per la benzina e le cose minime, figuriamoci se possa essere in grado di dare 200 euro anche a mia moglie. Su questo, quindi, le ho ancora dato i soldi; l’avvocato ha detto che è normale e non possono pretendere questa cifra. Se andrò a lavorare, magari gliene darò anche di più, non è quello il problema. Per me il problema principale adesso è che mio figlio non frequenti questo uomo, sia perché ha avuto problemi con la giustizia e sia perché, soprattutto, non è il padre, e non può sostituire la mia figura solo perché la mamma ha voglia di fare questo».

Infine, è lo stesso protagonista della protesta a spiegare i dettagli dell’azione dimostrativa appena avviata davanti all’ingresso del Tribunale di Pescara: «Ho scelto questa protesta civile e pacifica soltanto per dimostrare a qualcuno che viene qui a lavorare la mattina che ci sono dei casi-limite, e secondo me il mio è uno di questi, e che bisognerebbe velocizzare, visto che sono venti mesi che va avanti questa storia. C’è del penale anche in mezzo, però qui tutto procede lentamente e io sono stanco, non riesco più a dormire, sono stressato. Quindi spero che qualche giudice o qualcuno, non dico che si commuova, ma almeno si prenda la briga di vedere un po’ meglio questa mia situazione. Speriamo che accada».

Il sit-in con lo striscione con la scritta “La mia vita in cambio di quella di mio figlio” è partito all’alba di oggi: «Ho iniziato oggi alle 6 di mattina perché non dormivo questa notte. Ho preso delle lenzuola, le ho tagliate, e con una bomboletta ho iniziato a scrivere e sono venuto qui».
E l’uomo ha anche sottolineato che la sua protesta, che non si limita al presidio davanti al Tribunale ma è affiancata anche dallo sciopero della fame, continuerà anche nei prossimi giorni: «Vado avanti a oltranza, non sto mangiando, voglio fare lo sciopero della fame fino a svenimento perché voglio che questa protesta vada avanti. L’unica cosa è che forse oggi mi assenterò un paio di ore, perché dopo ventiquattro ore mia moglie mi ha concesso di prendere questo bambino, e andrò quindi a tranquillizzarlo, dicendogli che sto bene. Il bambino per il momento è assegnato per due ore al giorno tutti i giorni a me, e i weekend alternati».

Michele Pacella

Giornalista

Recent Posts

I vantaggi dell’implementazione delle tecnologie mobili per il sito web di Frumzi e per gli scommettitori

Non parliamo poi del fatto che gli smartphone stanno diventando più importanti dei computer per…

10 ore ago

Giro d’Italia 2024 a Francavilla al Mare: strade chiuse, viabilità, info e orari

Giro d'Italia a Francavilla al Mare: tutte le informazioni su viabilità, strade chiuse, divieti e…

1 settimana ago

RDS Summer Festival 2024 a Pescara: quando, dove e come prenotarsi

RDS Summer Festival 2024 a Pescara: i dettagli su giorni, location dell'evento e alcuni ospiti. …

2 settimane ago

Manutenzione e riparazioni auto: i ricambi usati

Quando si tratta di manutenzione e riparazioni automobilistiche, i ricambi auto usati rappresentano spesso una…

3 settimane ago

Abruzzo, terra di vini pregiati tra mare e montagna

L'Abruzzo, regione incantevole situata nel cuore dell'Italia centrale, è famosa per le sue bellezze naturali…

3 settimane ago

Eccellenza, la Folgore Delfino Curi chiude con un pari un campionato da incorniciare

La Folgore Delfino Curi chiude con un pareggio contro la Renato Curi Angolana un campionato…

3 settimane ago