Povertà in aumento a Pescara, 3.482 persone si sono rivolte alla Caritas

In base al Rapporto 2016 sulla povertà e l’esclusione sociale redatto dalla Caritas aumenta il numero di persone che ricorrono ai centri della Caritas italiana. Anche Pescara non è esclusa da questo conteggio e sono in totale le persone che si sono rivolte al Centro di Ascolto Diocesano di Pescara nell’anno 2015 sono 2.329 mentre, mentre il totale di quanti hanno usufruito di un servizio Caritas in tutta la diocesi è di 3.482.

I dati complessivi di tutti i Centri di Ascolto confermano la maggiore presenza di donne che, seppur di poche unità, supera quella maschile, pari al 49,6 per cento. Al Centro di Ascolto Diocesano, invece, il numero di uomini è più elevato perché nel 2015 sono stati registrati allo stesso sportello anche tutti gli immigrati accolti all’interno del Centro di Accoglienza Straordinaria (Cas) destinato a richiedenti protezione internazionale in Italia che risultano essere solo di sesso maschile.

Tra i 4,6 milioni di poveri assoluti il 10,2 per cento sono nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni.  «Un dato che colpisce particolarmente», afferma don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana Pescara-Penne, «ma che si discosta dal trend della nostra diocesi che vede la fascia 35-54 anni come la più incontrata nel Centro d’Ascolto. Nel corso dell’ultimo anno gli operatori dell’unità di strada si sono fatti prossimi ai senza dimora che raramente si rivolgono ai servizi sul territorio cristallizzando, numeri alla mano, una realtà fatta di dipendenze, alcolismo e accattonaggio. Ovviamente dietro l’indigenza i dati indicano la mancanza di reti familiari e di solidarietà anche tra amici. Per questo abbiamo voluto raccogliere nel volume non solo numeri e statistiche ma anche storie per far conoscere da vicino chi vive per strada, con uno sguardo diverso, senza il pregiudizio di chi osserva dall’esterno. Abbiamo raccontato, purtroppo, la sfiducia e la mancanza di speranza per il futuro».