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Picchia e minaccia donna per 10 anni, misura cautelare per compagno violento

Avrebbe maltrattato la compagna per ben 10 anni colpendola a più riprese con calci e pugni e minacciandola di morte, sempre per futili motivi generati da una gelosia ossessiva. Ha anche minacciato più volte gesti autolesionistici durante le furiose litigate.
Per queste ragioni, la Squadra Mobile della polizia di Pescara ha notificato a un 36enne residente in città la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione della stessa e al luogo di lavoro (deve mantenere una distanza minima di 500 metri) e di comunicazione.

A decidere il provvedimento è stato il Gip (giudice per le indagini preliminari) Elio Bongrazio del tribunale su richiesta del Pm (pubblico ministero) Rosangela Di Stefano.

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La donna, nonostante avesse lasciato la casa dove conviveva con l’uomo per rifugiarsi in quella dei suoi genitori, ha continuato a subire frequenti messaggi e chiamate dal contenuto minatorio e ossessivo. La persecuzione andava avanti da circa 10 anni, dal 2008.
Gli episodi di violenza che non si sono placati nemmeno durante il periodo della gravidanza e dopo la nascita del figlio e sono culminati la sera dell’ultimo Capodanno.

L’uomo ha raggiunto l’ex compagna nella casa dei genitori per restarvi con la violenza, ma di fronte al rifiuto ha preso in braccio il figlio andando via. La donna l’ha inseguito ma sul pianerottolo il 36enne le ha afferrato la testa scaraventandola con violenza contro il muro tanto che ha iniziato a perdere molto sangue (al pronto soccorso la prognosi è stata di 15 giorni).

Per queste ragioni è scattato il divieto di avvicinamento alla donna e anche alla scuola frequentata dal figlio per un raggio di 500 metri.
Un altro divieto di avvicinamento, per episodi del tutto simili, è stato notificato dai carabinieri, per i dettagli clicca QUI.