È una bocciatura totale quella delle associazioni ambientaliste al piano spiaggia di Pescara che il Comune sta redigendo perché «non è un piano ma una serie di norme che consentiranno l’occupazione sempre più invasiva del Demanio marittimo».
Per questa ragione chiedono la sospensione dell’esame del piano e chiedono alla Regione di modificare il piano demaniale marittimo regionale.
Questi i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e non solo che ieri hanno partecipato all’audizione indetta dall’Amministrazione di Pescara sul nuovo Piano Spiaggia in via di approvazione: Loredana Di Paola del Forum Acqua, Massimo Melizzi di Pescara Punto Zero, Luciano Di Tizio del Wwf, Giuseppe Di Marco di Legambiente, Mimmo Valente di Italia Nostra, Paola Barbuscia di Marevivo, Edvige Ricci di Miladonnambiente, Anita Boccuccia di Dimore Storiche, Laura Antosa dell’Ordine degli Architetti e Maurizio Acerbo Prc.
Questa in sintesi ciò che prevede la proposta della giunta comunale:
Le associazioni ritengono non vi sia alcuna ragione di interesse pubblico che giustifichi un ulteriore incremento del volume degli stabilimenti balneari, né l’ulteriore impedimento del libero accesso e della vista del mare. Non si può nemmeno parlare di un vero e proprio “Piano” ma di un insieme di norme per consentire l’occupazione sempre più invasiva del demanio marittimo, sulla base di una visione assai vecchia e obsoleta del turismo e la raccolta di richieste di carattere lobbistico-clientelare.
E’ stato ampiamente chiarito che il Comune, in virtù della propria potestà pianificatoria, non è obbligato a recepire le indicazioni regionali che innalzano il limite massimo di occupazione, mentre è doveroso chiedere alla Regione di cancellare la norma che prevede che le attività aperte tutto l’anno e che hanno almeno 10 dipendenti possano arrivare a 500 mq raddoppiando così l’attuale limite massimo.
«Non si ravvisa alcuna ragione», sostiene Loredana Di Paola, «per ingrandire stabilimenti in modo abnorme e/o trasformarli in alberghi, soprattutto sul litorale di Pescara dove, negli ultimi anni, si è consentito il proliferare di manufatti ( spesso illegittimamente anche con la pratica dello “sdoppiamento” delle concessioni) che hanno trasformato il nostro lungomare in un “lungomuro”, compromettendo l’accesso da parte dei cittadini (e dei turisti) alla spiaggia e alla vista del mare».
Giro d'Italia a Francavilla al Mare: tutte le informazioni su viabilità, strade chiuse, divieti e…
RDS Summer Festival 2024 a Pescara: i dettagli su giorni, location dell'evento e alcuni ospiti. …
Quando si tratta di manutenzione e riparazioni automobilistiche, i ricambi auto usati rappresentano spesso una…
L'Abruzzo, regione incantevole situata nel cuore dell'Italia centrale, è famosa per le sue bellezze naturali…
La Folgore Delfino Curi chiude con un pareggio contro la Renato Curi Angolana un campionato…
Da oggi, 25 aprile, e fino a domenica 28, Montesilvano ospita il prestigioso Torneo Nazionale…