L’ordinanza antismog firmata dal sindaco di Pescara Marco Alessandrini che impone di tenere il riscaldamento in case e uffici al massimo a 19 gradi non piace all’associazione di consumatori “Contribuenti Italiani“. che ritiene che in questo modo vengano penalizzate le abitazioni private. «L’impressione che abbiamo», sottolinea Donato Fioriti, «è che la misura sia penalizzante per le abitazioni private. Auspichiamo un vero controllo per edifici pubblici e locali commerciali».
Il provvedimento del primo cittadino è stato adottato dopo che le centraline dell’Arta hanno rilevato il superamento importante delle polveri sottili, le Pm10, in vari punti della città.
Queste le motivazioni di Fioriti:
«Già in passato con l’ordinanza a 20 gradi molti cittadini si lamentavano per la necessità di riscaldare almeno minimante gli appartamenti. I maggiori problemi, poi, insorgono nelle abitazioni dove sono presenti anziani e bambini. Al contempo, l’impressione che abbiamo avuto in precedenza è stata di una normativa spesso non conosciuta dalle attività commerciali , come poco osservata, tanto negli edifici pubblici quanto nelle attività del terziario. Alla luce di quanto si è verificato nel passato auspichiamo la revisione dell’ordinanza con un eccezione di 21 gradi quale limite massimo per le abitazioni private e un maggiore controllo per gli esercizi pubblici e commerciali».
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