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Omicidio di Natale a Pescara, uccide la madre coi farmaci e tenta il suicidio [FOTO]

Avrebbe ucciso la madre il giorno di Natale con delle iniezioni di eparina.
Per questa ragione i carabinieri di Pescara hanno notificato a Sandro Buoiocchi, 51enne pescarese fermato come indiziato per il reato di omicidio volontario aggravato.
Lo stesso 51enne in fase di interrogatorio ha confessato di avere iniettato 15 fiale di eparina nell’addome della madre, una 74enne affetta da problemi neurodegenerativi.
Per vedere alcune foto del presunto omicida e dei farmaci somministrati alla donna mostrati dai carabinieri, clicca sull’immagine qui di seguito:

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L’indagine dei militari dell’Arma è partita la mattina del 27 dicembre dopo che il fratello dell’uomo ha presentato denuncia di scomparsa.
Si era allontanato poco dopo le 6 della mattina di Natale.

Il fratello aveva attribuito la scomparsa allo stato depressivo dopo causato dal decesso della madre.
Partite le ricerche il 51enne, al momento disoccupato, è stato ritrovato al molo sud privo di sensi all’interno della sua automobile

La morte della madre, era stata attribuita inizialmente a un normale arresto cardiaco, ma si è poi scoperto che si trattava di omicidio, commesso dal figlio.
Proprio nella casa sono stati ritrovati diversi biglietti, scritti dal presunto omicida, nei quali venivano manifestati chiari intenti suicidi oltre al perdono ai familiari per quanto fatto.

A ritrovare l’uomo nella Panda sono stati gli uomini della Capitaneria di Porto e della polizia di frontiera. L’uomo ha provato a suicidarsi con l’assunzione massiccia di farmaci.

È stato soccorso e trasportato in ospedale dove è stato ricoverato in Rianimazione.
Anche nell’auto è stato ritrovato un biglietto con il quale si scusava del proprio insano gesto.

La mattina del 28 dicembre i carabinieri insieme al pubblico ministero Anna Rita Mantini si sono recati in ospedale per procedere, alla presenza del legale, a interrogare Buoiocchi che ha ammesso la propria responsabilità per la morte della mamma Lucia Zafenza con l’iniezione di 15 dosi di eparina.
L’uomo ha dichiarato di aver ucciso la donna per porre fine allo stato di sofferenza della madre.

I militari dell’Arma hanno così bloccato la tumulazione della salma dopo il funerale della 74enne.
Ieri invece è stata eseguita l’autopsia che avrebbe confermato la causa del decesso.

Il fratello, ipovedente, si è accorto della morte della madre solo alle 11 di sera.
Ha chiamato il 118 ed è arrivata una ambulanza della Misericordia con i sanitari che hanno provato a rianimarla.

Subito dopo è giunta una seconda ambulanza medicalizzata che ha constatato la morte della donna.
Questa mattina è stato eseguito l’interrogatorio di garanzia dal Gip (giudice per le indagini preliminari) del tribunale di Pescara, Antonella Di Carlo, al termine del quale è stato convalidato il fermo e applicata la custodia cautelare nel luogo di cura e dopo le dimissioni in carcere.

Tra i biglietti ritrovati l’uomo aveva scritto di voler porre fine alle sofferenze della madre e di volersi suicidare buttandosi dal ponte del Mare o dando fuoco alla casa. “La mia vita non ha più senso, per me il periodo natalizio è come una pugnalata”.

Nell’auto è stata non a caso ritrovata una tanica di benzina da 10 litri.
A condurre le indagini è stato il luogotenente Claudio Ciabattoni, comandante della Stazione di Pescara Principale
A coordinare il maggiore Claudio Scarponi.