Era all’interno della sua abitazione ma quando alla sua porta ha bussato la polizia per la notifica di un provvedimento di arresto che dunque l’avrebbe fatto finire in carcere si è sentito male e per questa ragione ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale.
L’uomo, R.T., un 68enne teatino, è stato sottoposto a diversi accertamenti durati tutto il giorno al termine dei quali è stato trasferito in carcere. Gli agenti della Squadra Mobile della polizia dovevano notificargli un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello. All’uomo è stata infatti revocata la sospensione condizionale della pena per una serie di reati commessi a Pescara tra gli anni 2002 e 2005, tra cui truffa aggravata in concorso con altri, e deve espiare la pena residua di 4 anni, 7 mesi, e 15 giorni di reclusioni.
La notizia non ho provocato una reazione positiva nell’anziano che avrebbe dichiarato di aver accusato problemi al cuore. Ma seguito dei controlli ospedalieri gli è stata attestata l’idoneità alla detenzione.
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