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Polizia municipale Pescara, arrestato maresciallo per assenteismo [FOTO]

Era sua abitudine, dopo aver regolarmente timbrato il cartellino, dunque in orario di lavoro, lasciare il suo posto per andare a pescare in compagnia degli amici, per passeggiare sulla riviera e per trascorrere del tempo all’interno di bar (per giocare ai videopoker) e sale scommesse. Per questa ragione, con l’accusa di assenteismo, la Guardia di Finanza di Pescara ha provveduto ad arrestare, P.S., maresciallo 61enne della polizia municipale di Pescara.

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Le indagini delle Fiamme Gialle sono durate circa 2 mesi con pedinamenti e osservazioni e da queste è emerso come il maresciallo, che avrebbe dovuto occuparsi del controllo ambientale ed ecologico del parco D’Avalos, dopo aver timbrato il suo badge personale al palazzetto dello sport di via Elettra o nello stabile dell’Aurum, andando contro la disposizione di servizio che gli imponeva di timbrare presso la sede del Comando della polizia municipale di Pescara, non si è mai dedicato allo svolgimento della propria attività. Il 61enne non indossava nemmeno la divisa di ordinanza, come invece avrebbe dovuto, preferendo occuparsi alle attività di natura privata e personale.

In base ai tabulati di presenza, il maresciallo era tutti i giorni in servizio, dal lunedì al sabato, per l’intero turno lavorativo, quando in  realtà non lo era per la maggior parte del tempo. I finanzieri hanno accertato invece come il sottoufficiale della municipale, nel periodo di monitoraggio, non abbia svolto nemmeno un’ora di lavoro,  pur avendo regolarmente indicato la propria presenza sul lavoro tanto da conseguire l’intero stipendio
mensile, con salario base di 1.600 euro.

Ieri, martedì 19 luglio, terminate le indagini, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Pescara hanno notificato al maresciallo un’ordinanza di misura cautelare (gli arresti domiciliari) emessa dal Gip (giudice per le indagini preliminari) del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis.

Truffa pluriaggravata per essere commessa in danno di ente pubblico e con abuso dei poteri e violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione, i reati per i quali è accusato il 61enne e per i quali dovrà rispondere.