Search

Mare inquinato, tutti chiedono le dimissioni di sindaco e giunta dopo le intercettazioni

Dopo la pubblicazione delle ultime intercettazioni riguardanti il caso del divieto di balneazione emesso la scorsa estate ma mai pubblicato nonostante i valori dei batteri nel mare fosse molto al di sopra dei limiti consentiti dalla legge, dai quali emergerebbe la piena conoscenza dei fatti da parte del vicesindaco Enzo Del Vecchio e di un dirigente comunale, da più parti piovono nuovamente le richieste di dimissioni del sindaco Marco Alessandrini e della sua giunta.

«Ma le dimissioni probabilmente non arriveranno», dicono quelli del Movimento 5 Stelle, «ecco perché abbiamo presentato una mozione che ricordi al Sindaco il suo dovere, chiedendo alla giunta e al primo cittadino l’impegno di comunicare attraverso la stampa, i social network, il sito internet istituzionale del comune nonché con l’ausilio di annunci sonori le eventuali situazioni di inquinamento e di non balneabilità temporanea delle acque della costa di Pescara al il fine di tutelare la salute dei cittadini. Ricordiamo che è un obbligo di legge anche di  predisporre la segnaletica e le opportune misure previste dalla normativa vigente nelle aree che, eventualmente, non saranno balneabili e a comunicare anche ai comuni limitrofi le eventuali situazioni di non balneabilità con il fine di tutelare la salute dei cittadini».

Inserisci il tuo codice AdSense qui

«Questa è l’ennesima beffa che il centro sinistra fa agli abruzzesi», aggiunge Domenico Pettinari, consigliere regionale M5S, «un vice sindaco, che ammette di aver fatto fare il bagno nelle acque inquinate ai propri cittadini è una cosa gravissima. Ed è squalificante, per il ruolo che ricopre, ascoltarlo giocare con le date come se si stesse giocando a scambiarsi le figurine. Il sindaco e la sua maggioranza devono dimettersi. Pescara merita un’amministrazione responsabile, preparata e trasparente».

«Il fiume e il mare di Pescara continuano a essere gravemente malati. I dati dell’Arta sono sempre più preoccupanti e alcuni tratti di costa (a Pescara fino a via Balilla) non avranno la balneabilità all’avvio della stagione balneare. Un disastro per il capoluogo e per tutto l’Abruzzo», afferma l’onorevole del M5S Gianluca Vacca, «il presidente D’Alfonso  ha annunciato fin dalla campagna elettorale azioni di contrasto forti ma, dati alla mano, sono state le ennesime parole perse nel nulla. Il suo intervento non e’ stato ad oggi efficace e l’inquinamento persistente, in alcuni casi in aumento, lo dimostra».

«La pubblicazione delle intercettazioni sull’ordinanza di divieto di balneazione falsificata», dice Carlo Masci di Pescara Futura, «conferma una irresponsabilità e un cinismo pericolosi da parte di Alessandrini e Del Vecchio, ma allarga il discorso ai vertici amministrativi del Comune. Il sindaco chiama in causa il direttore generale, il dirigente dell’ambiente e il sempre presente Guido Dezio, che avrebbero partecipato alla riunione in cui si è deciso il balletto delle ordinanze fantasma. Un piano concertato per ingannare i cittadini. Ma v’è di più. Il sindaco al primo interrogatorio ha mentito anche al giudice. Ha nascosto la verità, dicendo che aveva emesso l’ordinanza il primo agosto, e solo dopo che il giudice gli ha fatto ascoltare l’intercettazione ha confessato che l’ordinanza l’aveva firmata il tre agosto retrodatandola all’uno. Sorvolo sulle falsità dette in Consiglio comunale, d’altra parte il piano prevedeva proprio l’inganno istituzionale all’opposizione colpevole di fare il proprio dovere. Quindi: falsa l’ordinanza, falsa la pubblicazione, falsa la prima dichiarazione al giudice, false le dichiarazioni in Consiglio comunale, le uniche circostanze vere sono state il mare inquinato ed i tanti cittadini che ignari hanno fatto il bagno nei liquami per colpa del Sindaco e dei suoi compagni. Le dimissioni sono inevitabili. Pescara ha bisogno di un Sindaco vero, non di un sindaco falso!».

«Il sindaco Alessandrini e tutta la sua giunta si devono dimettere con effetto immediato»., rincara il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Lorenzo Sospiri, «è l’unica conclusione possibile di un’amministrazione inadeguata, incapace e che ha spudoratamente e consapevolmente mentito alla cittadinanza omettendo, in modo voluto, l’esistenza di un’emergenza inquinamento del mare di proporzioni drammatiche, senza precedenti a Pescara. Ed è questa l’unica conclusione possibile dopo aver letto le intercettazioni telefoniche tra il vicesindaco di Pescara Enzo Del Vecchio e uno dei dirigenti comunali, entrambi indagati, con il sindaco Alessandrini, nell’ambito dell’inchiesta inerente quella emergenza».

«Le intercettazioni telefoniche pubblicate sull’emergenza balneazione del luglio 2015», dichiara l’ex vice sindaco Berardino Fiorilli dell’associazione Pescara Mi Piace, «sono purtroppo lo specchio rivelatore del modus operandi del sindaco Alessandrini e della sua giunta comunale: a luglio scoppia il bubbone dell’inquinamento, prima lo hanno negato, poi hanno confessato di averlo voluto nascondere alla città. Stesso copione per gli scarichi abusivi: la nostra Associazione li ha scoperti, il vicesindaco Del Vecchio ha prima negato l’evidenza, per poi essere sbugiardato, e allora ha dovuto confessare di conoscerne l’esistenza da luglio 2015 ma di averlo nascosto alla città. Oggi ci chiediamo com’è possibile permettere al sindaco Alessandrini e alla sua maggioranza di continuare a governare una città che non si può più fidare del loro operato. Oggi hanno il dovere di dimettersi per consentire al territorio di tornare con serenità alle urne ed eleggere una maggioranza capace di assumere la guida di Pescara».