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Liquami in mare, il caso finisce alla commissione regionale di Vigilanza

La questione dello sversamento nel fiume e di conseguenza in mare di circa 25mila metri cubi di liquami supera i confini cittadini e finisce sul tavolo della commissione regionale di Vigilanza che affronterà il tema in una riunione che si terrà giovedì 13 agosto alle ore 10.

La conferenza dei capigruppo, presieduta da Giuseppe Di Pangrazio, ha infatti dato il via libera, nonostante la sospensione delle attività istituzionali, a convocare una seduta straordinaria della commissione di Vigilanza, su richiesta del presidente Mauro Febbo, per esaminare la difficile situazione che si è creata con lo sversamento di liquami nel fiume Pescara e il relativo divieto di balneazione sul litorale pescarese.

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Sono stati convocati per essere ascoltati: l’assessore regionale all’Ambiente Mario Mazzocca, il direttore tecnico dell’Arta Giovanni Damiani e il direttore dell’ufficio Igiene, epidemiologia e Sanità Pubblica della Asl di Pescara Carla Granchelli.

«Ho ritenuto necessario convocare una seduta straordinaria della Commissione di Vigilanza», spiega il presidente Febbo, «perché è nostro preciso dovere nei confronti dei cittadini fare chiarezza su quanto accaduto, e perché potrebbe nuovamente accadere, ma soprattutto capire cosa hanno fatto e vogliono fare Regione e Protezione Civile per fermare l’inquinamento».


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