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Internato in preda alla follia si ferisce in tribunale, la polizia penitenziaria evita il peggio

Momenti di tensione e scompiglio questa mattina, mercoledì 21 giugno, nel tribunale di Pescara, dove un internato campano di 48 anni, poco prima delle 11, mentre era all’interno dell’ufficio di sorveglianza ha perso il controllo e dato in escandescenze mentre era in corso l’udienza per decidere sul rinnovo o meno della misura di sicurezza alla quale era sottoposto per via della sua innata vocazione criminale.

Nello specifico, il 48enne, come riferisce Mauro Nardella, vice segretario regionale della Uil Pa Polizia Penitenziaria, dopo aver provocato il caos in aula è stato preso dai baschi blu di Vasto e trasferito in una camera di sicurezza. Ma, vittima di un raptus di follia, si è lanciato con violenza contro una libreria provocandosi delle profonde ferite lacero-contuse alla fronte.

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L’uomo ha iniziato a perdere molto sangue e si reso necessario l’intervento dei sanitari del 118 che in ambulanza l’hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale per le cure del caso.

«Non possiamo che sottolineare la prontezza di riflessi e la professionalità dei tre poliziotti intervenuti», dice il sindacalista Nardella, «senza di essi e senza il loro contributo oggi, probabilmente, staremmo a parlare di ben altra e più grave situazione. A loro va il plauso della Uil PA Polizia penitenziaria».