Non c’è una relazione diretta fra gli episodi di sforamento dei valori della balneabilità delle acque del mare di Pescara, avvenuti nel corso dell’estate 2016, e la salute delle persone.
A farlo sapere è Riccardo Padovano, consigliere comunale delegato al Mare e al Porto e presidente del Sib-Confcommercio, che ha reso noti i dati della Asl di Pescara, da lui stesso chiesti, relativi all’impatto tra balneazione e salute pubblica.
Per visualizzare in dettaglio tutti i dati sull'”inquinamento marino estate 2016″e la relazione della Asl, clicca sull’immagine qui di seguito:
La Asl ha eseguito uno studio epidemiologico che ha coinvolto medici di medicina generale e pediatri della provincia che hanno inviato report settimanali al dipartimento di prevenzione allo scopo di notificare patologie derivanti da verosimile inquinamento del mare.
Il totale delle segnalazioni pervenute ammonta a 34, di cui una sola da un pediatria.
«L’esiguo numero delle segnalazioni», scrive la Asl nella relazione, «ci permette di escludere qualsiasi andamento epidemico e gli sporadici casi registrati restano legati a eventi tipici della stagione estiva».
«Questa relazione», sottolinea Padovano, «dimostra che prima di fomentare allarmi e paure, è indispensabile rivolgersi a chi ha risposte e competenza in campo sanitario, soprattutto quando c’è la salute al centro dell’attenzione. Gli esiti che rendo pubblici come consigliere delegato al Mare e coordinatore del tavolo permanente e trasversale costituito fra istituzioni, consiglieri comunali e associazioni di categoria per la stagione balneare, sono stati diffusi anche ai balneatori, perché potessero fare ulteriore informazione ai propri clienti e con una base scientifica, su un argomento che rappresenta la forza vitale di un grande settore della nostra economia».