È di 3 anni di reclusione la condanna inflitta dal tribunale collegiale di Pescara a un imprenditore di 66 anni della provincia di Pescara accusato di violenza sessuale.
I fatti per i quali ha subìto la condanna risalgono al primo marzo del 2011 quando l’uomo, secondo l’accusa, avrebbe costretto una donna straniera a fare del sesso orale. La donna sarebbe stata tratta in inganno dal 66enne con la scusa di un’offerta di lavoro.
I due sarebbero stati messi in contatto da un amico comune, il quale anche altre volte avrebbe aiutato la donna a trovare un impiego.
Oltre ai 3 anni di reclusione, il Collegio, presieduto dal giudice Antonella Di Carlo, ha anche condannato l’imprenditore a risarcire con una somma di 8mila euro la donna.
La difesa della vittima è stata fatta dall’avvocato Liborio Romito.
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