[Pescara]

Favorivano l’ingresso di immigrati clandestini (500), arrestati 2 imprenditori e una consulente del lavoro

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e truffa ai danni dello Stato. Questi i reati dei quali dovranno rispondere 2 imprenditori e un consulente del lavoro arrestati dalla Guardia di Finanza di Pescara questa mattina, mercoledì 3 maggio, che ha scoperchiato un’associazione a delinquere.

I finanzieri, nel corso dell’operazione denominata “Permesso facile”, hanno scoperto come i 3 arrestati creassero falsi rapporti di lavoro a cittadini extracomunitari clandestini.

Inserisci il tuo codice AdSense qui

L’ordinanza relativa alla misura cautelare è stata emessa dal Gip del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, e i 3 sono stati posti agli arresti domiciliari. L’attività illegale messa in atto avrebbe favorito l’ingresso in Italia di circa 500 extracomunitari e provocato un danno alle casse dell’Erario pari a 3 milioni di euro.

Le indagini, partite nel 2015 dopo una serie di controlli nei cantieri per ristrutturazioni post
sisma e coordinate dal sostituto procuratore Barbara Del Bono e guidate dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Popoli, hanno avuto una svolta dopo un controllo fiscale avviato dai finanzieri nei confronti di una ditta individuale popolese operante ufficialmente nel settore dell’edilizia.

La Finanza ha accertato come l’azienda, dal 2012 al 2014, era privo di sede operativa, mezzi, attrezzature e non aveva mai effettuato acquisti di materie prime necessarie alla propria attività, nonostante un progressivo aumento del numero di dipendenti: da poche decine nel 2010 a un centinaio nel 2014, per i quali non erano stati effettuati i versamenti di natura contributivo-previdenziale.

I controlli sono stati poi estesi ad altre 2 imprese riconducibili allo stesso imprenditore, D.C.S. di Popoli: anche in questo caso assunzione di personale straniero e scarsa struttura operativa.

Le indagini successive, anche grazie alle intercettazioni telefoniche, hanno fatto scoprire un vera associazione criminale della quale facevano parte anche un ex dipendente, D.G.M. di Pratola Peligna e C.A.L. di Introdacqua, una consulente fiscale e del lavoro – che almeno dal 2012, servendosi delle menzionate tre aziende, dietro pagamento di somme in contanti, predisponeva documentazione atta a giustificare fittizie assunzioni, distacchi e licenziamenti.

C’era anche un tariffario per la produzione di documenti falsi: dai 20 ai 30 euro per una busta paga o per una certificazione unica dei redditi da lavoro dipendente, fino ai 500 euro per una fittizia assunzione. Nessun versamento, di contro, era effettuato all’Erario.

Con il rilascio delle false buste paga i finti dipendenti potevano essere provati stabili rapporti di lavoro ai fini dell’ottenimento o rinnovo di permessi di soggiorno, o ricongiungimenti familiari, mentre i licenziamenti ad hoc consentivano l’erogazione di indennità di disoccupazione a soggetti che in realtà erano impiegati in nero presso altre aziende.

I benefici erano ottenibili anche “a distanza”, bastava pagare. In molti casi, infatti, il finto lavoratore, grazie alla complicità di qualche connazionale a conoscenza del meccanismo fraudolento, pur lavorando e vivendo in altra zona del territorio nazionale e senza mai passare dal territorio abruzzese, riusciva a farsi “assumere” dalle aziende di Popoli.

Oltre ai 3 arrestati gli indagati totali, a vario titolo, sono 15 per associazione per delinquere, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, falso e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, hanno provato come l’organizzazione, attraverso la fittizia documentazione prodotta, abbia consentito l’ingresso e/o la permanenza in Italia di quasi 500 soggetti extracomunitari (lavoratori e loro familiari).

Gli approfondimenti investigativi, condotti in collaborazione con gli uffici dell’Inps allo scopo di ricostruire nel tempo le singole posizioni previdenziali, hanno messo in luce come siano stati 136 i lavoratori, italiani e stranieri, che hanno utilizzato la fittizia assunzione per raggiungere il limite minimo di giornate lavorative,
requisito per richiedere l’indennità di disoccupazione, oltre a beneficiare delle connesse agevolazioni, incentivi e bonus riservati al sostegno del reddito familiare, con un danno, in termini di somme indebitamente erogate, pari a circa 1 milione e 250mila euro.

L’Inps, in attesa di ulteriori accertamenti, ha nel frattempo congelato la posizione di ulteriori 100 lavoratori che, a tutt’oggi, usufruiscono di medesime erogazioni per circa 500mila euro.

Le tre aziende utilizzate dal sodalizio, negli anni d’imposta oggetto di indagine, hanno omesso versamenti contributivo-previdenziali per 1 milione e 430mila euro e Iva per 1 milione e 150mila euro.
euro.

PescaraPost

Recent Posts

Giro d’Italia 2024 a Francavilla al Mare: strade chiuse, viabilità, info e orari

Giro d'Italia a Francavilla al Mare: tutte le informazioni su viabilità, strade chiuse, divieti e…

1 settimana ago

RDS Summer Festival 2024 a Pescara: quando, dove e come prenotarsi

RDS Summer Festival 2024 a Pescara: i dettagli su giorni, location dell'evento e alcuni ospiti. …

1 settimana ago

Manutenzione e riparazioni auto: i ricambi usati

Quando si tratta di manutenzione e riparazioni automobilistiche, i ricambi auto usati rappresentano spesso una…

3 settimane ago

Abruzzo, terra di vini pregiati tra mare e montagna

L'Abruzzo, regione incantevole situata nel cuore dell'Italia centrale, è famosa per le sue bellezze naturali…

3 settimane ago

Eccellenza, la Folgore Delfino Curi chiude con un pari un campionato da incorniciare

La Folgore Delfino Curi chiude con un pareggio contro la Renato Curi Angolana un campionato…

3 settimane ago

A Montesilvano il torneo dell’ANM (Associazione Nazionale Magistrati) fino al 28 aprile

Da oggi, 25 aprile, e fino a domenica 28, Montesilvano ospita il prestigioso Torneo Nazionale…

3 settimane ago