Dopo l’arresto per aver rubato un borsello in uno stabilimento balneare a Pescara, non avrebbe rispettato gli obblighi imposti, facendosi “sorprendere” in giro in città dalla polizia: questo l’episodio che ha di fatto aperto le porte del carcere per un uomo.
A finire nella casa circondariale, P.D.A., 44enne originario di Chieti già noto alle autorità.
Tutto ha avuto inizio il 22 agosto scorso, quando l’uomo è stato arrestato dalla polizia dopo aver rubato un borsello contenente uno smartphone e dei soldi sotto un ombrellone in uno stabilimento della riviera di Pescara, e inseguito da alcuni bagnanti (guarda i dettagli QUI).
In seguito alla convalida il 44enne era stato sottoposto all’obbligo di dimora.
In base a tale misura all’uomo era stato imposto il divieto di uscire nelle ore notturne (e più nello specifico dalle ore 21 della sera alle ore 6 della mattina) dal suo domicilio a Chieti.
Una settimana fa circa, giovedì 6 settembre, il 44enne sarebbe stato però sorpreso, fuori dall’orario consentito, in strada e non a Chieti.
Gli agenti lo avrebbero infatti individuato alle ore 23:50 in via Tiburtina a Pescara.
Alla luce di tale scoperta, il giudice ha disposto una nuova misura restrittiva per l’uomo, per il quale si sono pertanto aperte le porte del carcere.
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