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Ladri inseguiti dai carabinieri dopo furto si gettano nel fiume Pescara

Dopo essere stati scoperti e inseguiti dai carabinieri dopo un furto, si sono gettati nel fiume Pescara: questo l’episodio avvenuto nella notte tra lunedì 1 ottobre e martedì 2 nella città adriatica.
Tutto ha avuto inizio quando i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara, transitando in via Raiale, nei pressi del cementificio, hanno notato tre uomini intenti a caricare dei cavi elettrici in rame su un’auto. I militari, insospettiti da tale atteggiamento, si sono fermati e i tre si sono immediatamente dati alla fuga verso un canneto tra la strada e il fiume.

Praticamente braccati dai carabinieri, i tre fuggitivi si sono gettati nel fiume e, favoriti probabilmente anche dall’oscurità della notte, sono riusciti a far perdere le loro tracce, abbandonando sul posto sia l’auto, una Fiat Stilo, che la refurtiva.

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Nella Stilo i carabinieri hanno rinvenuto dei cavi di rame, con ogni probabilità asportati proprio dal cementificio nei pressi del quale sono stati sorpresi i ladri, per un peso complessivo di 15 chilogrammi.
Nel bagagliaio della vettura abbandonata dai fuggitivi è stata inoltre rinvenuta una mola (con lama ancora incandescente, segno del recente utilizzo), e altri arnesi da scasso.

Tutto il materiale ritrovato è stato posto sotto sequestro dai carabinieri, e al momento sono in corso ulteriori indagini per cercare di risalire all’identità dei componenti della banda.