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Merce rubata al porto turistico a Pescara venduta online e su WhatsApp: uomo arrestato [FOTO]

Vende merce rubata al porto turistico a Pescara su internet e tramite WhatsApp: arrestato.
Questa, in estrema sintesi, la scoperta fatta dalla polizia, e che ieri, lunedì 8 febbraio, ha portato all’arresto di un uomo. 
Per guardare la galleria di foto della merce recuperata e sequestrata clicca sull’immagine qui di seguito:

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A finire in manette un pescarese originario dell’Emilia Romagna già noto alle autorità, il quale dovrà rispondere di riciclaggio.

I poliziotti della Squadra Volante ieri sono intervenuti nel porto turistico di Pescara in seguito alla richiesta di un cittadino. Quest’ultimo avrebbe riconosciuto la propria attrezzatura da pesca, della quale aveva denunciato il furto nello scorso mese di ottobre, messa in vendita su un noto portale online da parte di un uomo incontrato al porto turistico. 

Stando a quanto riferito dalla polizia il furto, avvenuto nello scorso mese di ottobre, avrebbe interessato 12 imbarcazioni.
Da queste ultime sarebbero state sottratte delle attrezzature per la pesca sportiva (canne, mulinelli, esche artificiali).

Gli agenti hanno pertanto identificato il “venditore” e poi eseguito una perquisizione del veicolo e del domicilio dell’uomo. 
In tali operazioni i poliziotti avrebbero rinvenuto e recuperato una ingente quantità della refurtiva, in riferimento alla quale erano state presentate 10 denunce di furto.

Nello specifico la polizia ha recuperato: 

  • centinaia di esche artificiali,
  • decine di mulinelli e di canne da pesca per uso sportivo, con annessi accessori (sensori acustici, piombi, ami, lenze),
  • fucile subacqueo,
  • pinne,
  • maschere.

Oltre a ciò gli agenti hanno sequestrato il tablet che l’uomo avrebbe utilizzato per le trattative di vendita sia su internet che tramite WhatsApp. 
Il materiale rubato, sempre secondo quanto riferito dalla polizia, sarebbe stato smontato, assemblato nuovamente e in parte venduto in pezzi, in modo da rendere più difficile l’individuazione della provenienza illecita.

Una buona parte della merce rinvenuta è stata restituita ai legittimi proprietari. L’uomo è stato invece arrestato e ristretto ai domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.