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Centinaia di furti nelle automobili, 37enne finisce in carcere: ecco come riavere gli oggetti rubati

Ha commesso nel corso degli ultimi mesi centinaia di furti in altrettante automobili parcheggiate a Pescara e Montesilvano tanto che già lo scorso 16 luglio, la Squadra Mobile della Questura di Pescara aveva denunciato per ricettazione V. B., 37enne già noto alle forze dell’ordine di Trinitapoli, in provincia di Brindisi Andria Trani in Puglia. Il malvivente però era da tempo residente in provincia di Pescara.

L’uomo era stato trovato in possesso di un’enorme quantità di refurtiva frutto dei furti commessi all’interno delle auto lasciate in sosta a Pescara e Montesilvano. Tra gli oggetti ritrovati anche 2 jammer ovvero dei disturbatori di frequenza che inibiscono il funzionamento degli allarmi, circa 300 tra portafogli, borse e borselli, circa 100 paia di occhiali da sole, 25 telefoni cellulari, 2 computer portatili, 2 palmari, decine di chiavette Usb e di chiavi di autovetture, 1 valigetta contenente un set di pipe di pregio, 1 borsa da medico contenente strumentazione sanitaria, 1 macchinetta fotografica professionale, 1 robot da cucina e 15mila 800 euro in contanti. Tutto questo materiale venne sequestrato e riconsegnato ai proprietari.

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L’attività di indagine della polizia però non si è fermata e ha consentito di addebitare al 37enne anche la responsabilità di altri tre episodi di furto aggravato su auto e di due episodi di indebito utilizzo di carte di credito con prelievo fraudolento di denaro contante. Per questa ragione, il Gip (giudice per le indagini preliminari) del tribunale, Nicola Colantonio, ha deciso, su richiesta del pm (pubblico ministero) della Procura, Barbara Del Bono, vista la pericolosità sociale dell’indagato e per evitare la reiterazione dei reati, per la misura cautelare in carcere.

Prima del trasferimento nel carcere di San Donato, addosso al malvivente, a seguito di una perquisizione, sono stati trovati 3 frammenti di ceramica di candele di accensione per motori a scoppio, che solitamente vengono utilizzati per rompere i vetri delle autovetture. Questo invece l’ulteriore materiale recuperato all’interno dell’auto e dell’abitazione e posto sotto sequestro: 28 tra borselli e portafogli, 14 borse da donna di varie marche, uno zaino di colore nero, 15 cover per telefoni cellulari, 10 paia di occhiali da sole, un registratore vocale, un lettore Mp3, 6 calcolatrici, un telecomando per cancelli, una cuffia stereo, 2 Power Bank, 17 chiavi Usb; 6 Sd Card, una chiave per distributori automatici, un portachiavi, una chiave di autovettura. Recuperati anche diversi grimaldelli e arnesi atti allo scasso, tra cui una tronchesi, una forbice da elettricista e 11 cosiddetti “spadini”, ovvero arnesi idonei allo scasso meno “tecnologici”, ma non meno efficaci dei due disturbatori di frequenza che erano stato sequestrati a luglio.

L’uomo dovrà rispondere delle accuse di ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso.

Mentre le persone che negli ultimi mesi hanno subito furti sulle proprie autovetture possono recarsi in Questura, negli uffici della Squadra Mobile, per il riconoscimento e la restituzione degli oggetti.