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Fontanelle, rissa con mazze e minacce di morte in via Caduti per Servizio

Un’automobile gravemente danneggiata e paura tra i residenti che hanno assistito inermi, per l’ennesima volta, a vere e proprie scene da far-west.

Questo il bilancio di una rissa scoppiata ieri sera, martedì 8 settembre, intorno alle 23:30 in via Caduti per Servizio nei pressi del numero civico 49 nel rione di Fontanelle.

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La lite furibonda è esplosa tra alcuni uomini, già noti alle forze dell’ordine, che hanno imbracciato mazze di legno avventandosi contro altri tra urla, grida e minacce di morte. La vettura di un residente è stata colpita riportando gravi danni alla carrozzeria.

A riferire dell’accaduto è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari, che ai tempi in cui era segretario dell’associazione Codici Abruzzo aveva seguito molto da vicino le problematiche di Fontanelle.

Queste le parole di Pettinari in merito al nuovo episodio di violenza:

«La gente onesta di via Caduti per Servizio è stanca e ha paura. In questo quartiere abbandonato dalla istituzioni a giorni alterni si assistono a scene violente. La sicurezza dei residenti è continuamente minata dal comportamento di alcuni pluripregiudicati che esercitano un controllo millimetrico del quartiere imponendosi come i “veri padroni”. Troppo spesso i cittadini seri ed onesti ne rimangono vittime indifese. La ricetta per combattere tale fenomeno è una sola. Qui serve un posto fisso di polizia. Alcuni anni fa, in quella che noi chiamiamo la stagione degli attentati, a Fontanelle, per quattro mesi, istituirono un posto fisso di polizia e tutti i cittadini constatarono che l’emergenza sicurezza era tornata sotto ai limiti storici. Solo alcuni giorni fa, dopo le nostre continue denunce, abbiamo portato in questo zona il Sindaco di Pescara. Ci sarebbe dovuto essere anche il presidente della Regione ma non si è presentato. I cittadini hanno chiesto con forza al Sindaco di ripristinare almeno l’unità mobile della Polizia Municipale che una volta stazionava su questa via tutti i giorni. Qui le occupazioni abusive sono salite a 30 nei soli ultimi due mesi, lo spaccio di droga all’interno delle case popolari è continuo e non si può più andare avanti. L’appello che lancio al sindaco, al presidente della Regione e al prefetto di Pescara è di fare presto altrimenti in via Caduti per Servizio può accadere qualcosa di molto spiacevole considerato che alcuni cittadini parlano anche di giustizia “fai da te”. Non sottovalutiamo questa “fiamma” che ogni giorno si alimenta. Qui lo Stato deve tornare a essere Stato e a governare il territorio. Concludo dicendo che serve subito mettere in atto lo sfratto degli occupanti abusivi che il più delle volte delinquono all’interno della case popolari, ripristinare una postazione fissa di polizia che controlli il territorio 24 ore al giorno e non ultimo la ristrutturazione della case popolari che qui in diversi casi stanno letteralmente crollando».


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