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Fiume Pescara, pesci contaminati da sostanze nocive

Il fiume Pescara non solo ha problemi riguardanti lo sversamento di liquami ma nel corso d’acqua c’è anche una forte presenza di sostanze nocive, presenti ormai anche nei pesci, come il mercurio trovato in un terzo degli esemplari a valle della enorme discarica di Bussi. In sostanza i pesci contaminati sono entrati nella catena alimentare.

A denunciare questa situazione inaccettabile, con tanto di dati alla mano, è il Forum H2O che invoca provvedimenti sanitari e la bonifica dell’intero sito, oltre a chiamare a raccolta i cittadini per una mobilitazione.

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«La val Pescara», sottolinea il Forum H2O, «è una bomba ecologica ormai scoppiata: i pesci del fiume Aterno – Pescara sono fortemente contaminati da metalli pesanti, con il mercurio che supera i limiti di legge in un pesce su tre tra quelli pescati a valle di Bussi. Altri metalli pesanti come cromo e piombo mostrano valori più elevati nei pesci pescati a valle del sito nazionale di Bonifiche di Bussi, mentre a monte, sull’Aterno, altri inquinanti come diossine e cadmio mostrano valori più elevati. Una situazione pazzesca ed insostenibile, facciamo l’ennesimo appello perché partano le bonifiche».

Gli ambientalisti hanno presentato uno studio dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo sull’ambiente del principale fiume abruzzese.

I dati relativi a pesci e macroinvertebrati campionati nel 2015 sono contenuti in un’ampia ricerca intitolata “Studio di un ecosistema fluviale a elevato rischio ambientale mediante un approccio olistico basato sull’utilizzo di bioindicatori di diversi livelli nello spettro biologico” dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, pubblicata da pochissimi giorni sul loro sito web (http://www.izs.it/IZS/Engine/RAServeFile.php/f/pdf_pubblicazioni/volume_ecosistema_fluviale.pdf).

In totale sono stati campionati 35 esemplari di pesci: 11 trote fario, 15 cavedani, 3 rovelle, 6 barbi comuni. In totale 17 pesci a monte di Bussi (Molina Aterno 14 e Vittorito 3) e 18 a valle (Bussi 3 e Manoppello 15). Lo studio ha approfondito diversi parametri, misurando sia i valori dei diversi contaminanti presenti negli organismi, pesci e macroinvertebrati, sia un indicatore di stress, la presenza dei micronuclei negli eritrociti dei pesci.

Ben 6 pesci sui 18 che sono stati campionati a valle della discarica hanno superato i limiti di legge per il mercurio (1 su 3 pesci catturati a Bussi e 5 su 15 catturati a Manoppello) pari al 33% del totale, con 5 barbi su 6. Nessuno dei pesci catturati a monte ha superato questa soglia. A parte i limiti di legge, per cromo, mercurio e piombo i valori sono significativamente superiori a valle considerando tutti i pesci catturati. Questo vale anche nel confronto si includono solo i cavedani che sono stati catturati più frequentemente e che permettono un confronto più omogeneo.

Il Forum H2O ricorda che a Bussi officine per decenni è stato attivo un grande impianto cloro-soda che ha scaricato grandissime quantità di mercurio nel fiume.

Queste le parole di Augusto De Sanctis del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua:

«Ci chiediamo dove siano le Asl di Chieti e Pescara, cosa facciano i loro dirigenti sulla prevenzione. Esistono? In generale è raggelante lo stato di irresponsabilità statale che parte dal Ministero dell’Ambiente e scende fino a tutti gli altri enti della filiera istituzionale. Si sta tardando addirittura ad identificare amministrativamente il responsabile della contaminazione che per legge deve attuare la bonifica, al di là delle risultanze dei procedimenti penali. Il 29 maggio scorso abbiamo inviato una circostanziata lettera di 9 pagine in cui riepiloghiamo la situazione e sostanzialmente dettiamo agli enti il da farsi secondo le norme vigenti e la giurisprudenza. Niente, passano i mesi, gli anni e tutto rimane fermo quando ci sono aziende multinazionali che avrebbero dovuto già pulire tutto».