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Filovia, “Pescara Mi Piace”: pubblicato il bando, l’opera sarà completata

Il bando di gara per affidare la progettazione definitiva dei lotti 2 e 3 della filovia, ovvero per portarla fino all’aeroporto, da un lato, e fino alla Nazionale Adriatica sud dall’altro è stato pubblicato.

L’importo totale dei lavori è di 270mila euro e la stazione appaltante è la Tua, la società sorta dopo l’accorpamento di Gtm, Arpa e Sangritana. Il termine per la presentazione delle candidature è il prossimo 30 novembre.

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In sostanza, con la pubblicazione del bando, la filovia sarà completata.

Il soggetto che si aggiudicherà la gara avrà 180 giorni a disposizione per riconsegnare gli elaborati, ovvero sei mesi, ciò significa che al massimo entro giugno-luglio 2016 si conosceranno esattamente le caratteristiche tecniche di quella filovia il cui preliminare allegato al bando è stato redatto nel febbraio 2013.

La filovia, secondo il progetto ancora oggi valido, transiterà su corso Vittorio Emanuele, via Marconi, quindi un braccio svolterà in via Conte di Ruvo-via Tiburtina, sino ad arrivare all’aeroporto e a Sambuceto; l’altro braccio proseguirà in via Italica, via Misticoni, via Lo Feudo, via della Bonifica, via Pantini, quindi via Nazionale Adriatica sud, dove è previsto un parcheggio di scambio.

Queste le parole dell’ex vice sindaco Berardino Fiorilli, oggi promotore dell’associazione Pescara Mi Piace:

«Ciò significa che anche il Pd alla Regione Abruzzo così come al Comune di Pescara, dopo aver tentato di ostacolare per cinque anni un progetto valido e fondamentale per la riorganizzazione della viabilità nell’area metropolitana, voluto e portato avanti, in maniera lungimirante, dal centro-destra, ha compreso il proprio macroscopico errore, che ha avuto solo l’effetto di ritardare un’opera che oggi poteva già essere operativa, e oggi è stato costretto a una clamorosa marcia indietro smentendo cinque anni di comunicati e conferenze stampa strumentali. Innegabile l’imbarazzo, però, dello stesso Pd che infatti non ha accompagnato la pubblicazione del bando con alcun clamore, sperando, anzi, di farlo passare in sordina, cercando, al solito, di nascondere l’iniziativa per non attirarsi gli strali del Comitato anti-filovia al quale per anni ha ingiustamente promesso di bloccare quell’infrastruttura».