La presenza di farmaci scaduti all’interno di un reparto dell’ospedale “Spirito Santo” di Pescara.
Questa la motivazione per la quale due persone risultano indagate. L’inchiesta, seguita dal pubblico ministero Barbara Del Bono, è stata aperta dopo i controlli eseguiti nei giorni scorsi dai carabinieri del Nas (nucleo antisofisticazione) che hanno verificato la presenza dei medicinali scaduti.
L’ipotesi di reato è la somministrazione di farmaci guasti o imperfetti. I militari del Nas, nel corso di un controllo eseguito a inizio luglio hanno passato al setaccio l’intera struttura. Questo tipo di attività rientra nell’ambito di una serie di accertamenti che i carabinieri hanno avviato nelle strutture sanitarie di tutta la regione.
Ad Avezzano i militari hanno accertato la presenza di farmaci scaduti in diversi reparti: 18 gli indagati. Anche all’ospedale dell’Aquila, due giorni fa, sono stati trovati dei medicinali scaduti. I Nas, tra l’altro, avevano già visitato l’ospedale di Pescara tre settimane fa, su segnalazione di alcuni utenti e grazie a un tam tam sui social network, accertando, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, delle carenze generiche, tra cui la mancanza di zanzariere.
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