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Donna aggredita in strada della Bonifica, il racconto di chi l’ha soccorsa

L’aggressione ai danni di una donna pugliese di 42 anni avvenuta martedì sera intorno alle 23:30 in strada della Bonifica, con la 42enne che è stata ritrovata legata, imbavagliata, a pancia in giù e con i pantaloni abbassati, ha seminato un po’ di panico tra i residenti della zona e non solo.

A chiarire meglio quanto accaduto potrebbero essere le telecamere di videosorveglianza comunali installate nei pressi della rotatoria tra strada della Bonifica e via Lago Isoletta, a pochi metri da dove è stata ritrovata la donna.

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Tra i primi ad accorgersi della donna un gruppo di ragazzi sui 15-16 anni che transitavano da quelle parti a bordo degli scooter, subito dopo due donne e una pattuglia dei carabinieri.

Questo il racconto della prima donna che ha soccorso l’aggredita:

«Avevamo lasciato poco prima un ragazzo che gioca a calcio con mio figlio e abbiamo visto quattro ragazzi con i motorini che si fermavano. Dicevano che ci fosse una donna nuda per terra. Sono scesa e ho visto una scena davvero brutta: era imbavagliata e legata a pancia in giù e aveva i pantaloni scesi. Abbiamo chiamato ambulanza e 113 e poco dopo è sopraggiunta una pattuglia dei carabinieri, erano circa le 23:30-23:40. L’hanno coperta con un asciugamano, io le ho chiesto se fossero stati i ragazzini a ridurla così ma lei mi ha detto che erano stati due uomini a menarla con un bastone. Mi sono sentita male ad ascoltare il suo racconto. Ho 51 anni e non ho mai visto una donna ridotta in quelle condizioni. Un ragazzino ha anche vomitato per la troppa ansia. Mi dispiace molto per quella donna, dopo aver visto questo ho paura di uscire la sera. Avrei potuto esserci io o chiunque, quella notte non ho dormito, avevo sempre quella donna davanti agli occhi».

Si è accorta di quanto stesse accadendo in strada anche una donna che abita in uno dei palazzi intorno al luogo del ritrovamento: «Ho iniziato a sentire una voce flebile che chiedeva aiuto. Era stata lasciata davanti alla barra del palazzo all’angolo con via Lago Isoletta. Sono scesa a vedere ma sono subito risalita, mi ha fatto impressione vedere quella scena. Io credo che lì l’abbiano solo abbandonata ma non aggredita, altrimenti ci saremmo accorti di qualcosa».