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Don Palmerino Di Sciascio, morto parroco chiesa Madonna del Rosario Pescara: cordoglio del sindaco

Don Palmerino Di Sciascio, morto il parroco chiesa Madonna del Rosario di Pescara: il cordoglio del sindaco.
Si è spento all’età di 94 anni, nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 luglio 2020, il sacerdote, parroco emerito della chies della Beata Vergine Maria del Rosario, in via Cavour, nella zona nord della città adriatica. 

Don Palmerino aveva tra l’altro ricevuto il prestigioso riconoscimento del Ciattè d’Oro nel 2019, con la seguente motivazione:

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Ha inteso il sacerdozio non solo come missione religiosa ma anche come condivisione della quotidianità con un’intera comunità alla quale non ha mai fatto mancare il conforto cristiano, la vicinanza, il senso di umanità, l’insegnamento ai bambini e agli studenti. Con la parola e con l’esempio ha saputo trasmettere i valori a diverse generazioni di pescaresi che nella Madonna del Rosario hanno visto e trovato molto più di un luogo fisico per la fede, perché ne ha fatto un autentico punto di riferimento per l’incontro, la socializzazione e la crescita.

La notizia della scomparsa di don Palmerino, figura molto stimata, ha scosso la comunità dei fedeli e dei pescaresi.
A tal proposito, anche il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha diffuso un messaggio di cordoglio per la morte del parroco emerito della chiesa della Beata Vergine Maria del Rosario.

Ecco il messaggio del primo cittadino di Pescara in ricordo del sacerdote:

La scomparsa di don Palmerino Di Sciascio addolora l’intera città di Pescara che lo ha visto protagonista per decenni e ne ha saputo conoscere e apprezzare le qualità di sacerdote e di uomo. Il suo nome la sua opera di religioso sono profondamente legati alla chiesa della Beata Vergine Maria del Rosario che lui stesso volle agli inizi degli Anni ’50 nel cuore di Piazza Duca degli Abruzzi e che da subito è diventata luogo di aggregazione, non solo per il culto, ma anche per un senso diffuso di socialità.

Don Palmerino svolgeva la sua missione pastorale anche nelle scuole, sia nelle vicinissime elementari di via Cavour, sia alle medie, sia al Liceo Classico. Si è dedicato agli altri, sempre con dedizione e con instancabilità. Per i giovani di più generazioni è stato un punto di riferimento di formazione cristiana, per gli anziani ha rappresentato il sacerdote del conforto e della buona parola. La sua profonda cultura, spesa in ambito teologico e giuridico, ha saputo indirizzarne l’azione pastorale e quella di guida della comunità. Ha voluto che la sua chiesa fosse un luogo aperto a tutte le manifestazioni del sociale, dal cinema parrocchiale al teatro, dai concerti agli incontri culturali, facendola crescere anche nelle dimensioni e nel diversificato spirito di servizio. Non mancava di celebrare ogni giorno e fino a poco fa la Santa Messa pomeridiana, assieme a don Battista Arena che aveva raccolto il testimone del suo percorso di fede.

La città di Pescara lo scorso anno ha reso omaggio a don Palmerino assegnandogli il Ciattè d’Oro, proprio in riconoscimento della sua opera di apostolato e di vita intesa in tutte le sue declinazioni. Per Pescara è stato un’istituzione non solo in ambito religioso. Ha lasciato detto che la chiesa della Beata Vergine Maria del Rosario era «una parrocchia di nobili di cuore, che ho tirato su per il popolo che mi ha apprezzato e che mi ha voluto bene».

Di lui ci resta un ricordo affettuoso proprio per il bene che ci ha voluto e gli abbiamo voluto.