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Disagio economico e criminalità le maggiori paure dei pescaresi

Sono il disagio economico e la criminalità le maggiori paure dei pescaresi.

A rivelarlo è un’indagine inedita, svolta nel mese di settembre dal Dipartimento degli Studi Giuridici e Sociali dell’università d’Annunzio su “Le Paure dei Pescaresi”.

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A eseguire l’indagine è stato il professor Antonello Canzano che ha lavorato su un campione di 700 persone su vari argomenti.

I risultati sono stati presentati, nella sala Tosti dell’Aurum, nel corso dell’incontro-dibattito “Oltre la paura, statistiche, riflessioni e testimonianze su un sentimento dominante del nostro tempo”. Tra gli ospiti Adolfo Ceretti, ordinario di Criminologia dell’Università Bicocca di Milano, autore con Roberto Cornelli del libro di un libro illuminante sul tema, “Oltre la Paura”; Luigi Savina questore di Milano e Francesco Ciccio La Licata, giornalista, scrittore, fra i massimi esperti del fenomeno di Cosa Nostra e autore di una straordinaria biografia del giudice Giovanni Falcone del quale era amico.

I 700 interpellati dell’indagine sono stati scelti in diversi quartieri a seconda della densità abitativa, per il 48 per cento donne e il 52 per cento uomini.

Cinque le paure principali che subiscono i pescaresi:

  • il 51,4 per cento il disagio economico (fra cui la perdita del posto di lavoro, il timore che il reddito non basti, il costo della vita);
  • il 23,4 per cento la criminalità (scippo, borseggi, furti, aggressioni e rapine);
  • il 14,5 per cento l’inquinamento ambientale;
  • l’8,5 per cento l’immigrazione (non si tratta di razzismo, ma del timore che ingrossino le fila della criminalità, non ritenendo capaci le strutture pubbliche e private di accogliere);
  • l’1,8 per cento il terrorismo internazionale;
  • lo 0,4 per cento le catastrofi naturali.

Tra gli uomini la maggiore paura è il disagio economico, tra le donne la microcriminalità.