Pescaresi “distratti”, 10mila denunce di smarrimento in 18 mesi: ecco che cosa perdono

6.926 nel 2016 e oltre 3mila nell’anno in corso. Questo il numero di denunce di smarrimento ricevute dai carabinieri della Compagnia di Pescara.
La quota principale di queste denunce di smarrimento è relativa alla perdita dei documenti di riconoscimento ovvero carte d’identità, patenti, tessere di riconoscimento e in minima parte i passaporti.

Seguono gli smarrimenti dei certificati di proprietà e delle carte di circolazione dei veicoli, in particolare di automobili che devono essere vendute o rottamate.
Elevato anche il numero dei telefoni cellulari persi e le carte di credito e debito smarrite.

Larga la fascia di età di coloro che perdono oggetti di ogni tipo: molti giovani, per distrazione perdono i documenti di identità mentre i più anziani spesso li ritrovano dopo qualche tempo nell’abitazione stessa.
Casi particolari accadono come quello di un centro per il ritiro di acquisti online ha consegnato ai carabinieri 37 documenti di identità che cittadini distratti avevano lasciato.

Lo smarrimento degli oggetti avviene, nella maggior parte dei casi, in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Solo dietro a una piccola porzione delle denunce si nascondono dei reati ovvero allo scopo di coprire la commissione di truffe online o casi di insolvenza fraudolenta.

Circa 12mila persone in 2 anni e mezzo hanno perso il documento di identità, e solamente una minima parte dei documenti viene ritrovata.