Una raccolta firme che ha come scopo quello di chiedere la riqualificazione della zona della stazione e dell’area di risulta. A organizzare la petizione è CasaPound secondo la quale «nulla sembra cambiato in positivo» dopo la chiusura del mercatino etnico.
Per Mirko Iacomelli, responsabile pescarese di CasaPound, «lo stato di degrado che prima era circoscritto all’area in cui sorgeva il ‘mercatino etnico’, adesso sembra essersi diffuso a macchia d’olio». Nella zona non mancano, in effetti, i parcheggiatori abusivi che, aggiunge Iacomelli, «non esitano a danneggiare le autovetture per la mancata corresponsione di una lauta mancia, compravendita di merce contraffatta esposta in bagagliai che fungono da boutique, spaccio incontrollato di droga, deiezioni anche in pieno giorno, falò e barbecue improvvisati, molestie nei confronti delle ormai poche donne che si arrischiano a parcheggiare e circolare in quella fascia».
Una situazione di degrado generalizzata che fa ritenere l’intera zona dell’area di risulta un vero Far West.
È possibile partecipare alla petizione apponendo la propria firma in queste date:
È anche possibile firmare la petizione al Cutty Sark G482 in via Umbria 10.
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