Erba alta, spogliatoi in disarmo e uno stato di degrado diffuso. In queste condizioni versa lo storico campo di calcio “Renato Curi-Rampigna” di via Caduta del Forte tornato nella disponibilità del Comune di Pescara lo scorso 21 marzo.
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A denunciare lo stato di abbandono dello storico impianto sportivo, all’interno del quale giocò anche il Pescara nei suoi primi anni di vita, è il consigliere comunale Massimiliano Pignoli che segnala come sia stata sciolta la convenzione con la società sportiva Ursus 1925, che aveva preso in concessione la gestione dell’impianto nel 2014, per gravi inadempienze.
«Questa società non ha adempiuto agli obblighi stipulati dal contratto», dice Pignoli, «per questa ragione il Comune ha inviato delle diffide fino alla riassegnazione dell’impianto al Comune lo scorso 8 marzo. Da quella data il campo versa in queste pessime condizioni. Voglio ricordare la storia: il Rampigna è il monumento storico per eccellenza del calcio pescarese, qui ha giocato la Strapaesana, la Pescara Calcio per poi trasferirsi all’Adriatico-Cornacchia. È una denuncia che faccio all’amministrazione comunale affinché si sbrighi a riqualificare questo impianto».
Pignoli sottolinea anche come con la piena fruibilità del Rampigna si darebbe maggiore spazio a quelle società sportive costrette ad allenarsi in orari serali, anche alle 21 e alle 22, per la mancanza delle altre strutture.
«Se non dovesse essere progettata la riqualificazione del Rampigna», conclude Pignoli, «mi impegnerò personalmente a trovare fondi nel prossimo bilancio a questo scopo. Attualmente è vietato l’accesso perché la struttura non è a norma, il campo è invaso da arbusti ed erba alta e gli spogliatoi sono completamente in disarmo, c’è da rifare l’intera struttura. Spero che questo grido di allarme, che è lo stesso di tanti ragazzi che vengono tolti dalle strade, possa essere ripreso dall’amministrazione comunale».
Per far rivivere il campo Rampigna sarebbero necessari circa 200mila euro, la somma necessaria per la ristrutturazione del campo di Rancitelli che ora è in erba sintetica.