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Asl di Pescara, sospeso un dirigente medico per corruzione e indagate 2 persone

Un dirigente medico del Servizio Ispettivo prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro della Asl di Pescara, G.R., 60 anni, è stato sospeso dall’esercizio pubblico perché indagato per corruzione e concussione.

A eseguire la misura cautelare interdittiva è stata questa mattina, giovedì 7 luglio, la Squadra Mobile della Questura di Pescara, ad emetterla è stato il Gip (giudice per le indagini preliminari) del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea su richiesta dei pubblici ministeri Cristina Tedeschini, Annarita Mantini e Gennaro Varone al termine di una lunga attività di polizia giudiziaria durata più di un anno. Sono anche state eseguite perquisizioni negli uffici della Asl di Pescara.

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Le indagini, partite da una segnalazione anonima e portate avanti anche tramite le intercettazioni telefoniche e ambientali e accertamenti bancari e patrimoniali, hanno consentito di scoprire come il dirigente medico durante alcune visite ispettive condotte tra il 2011 e il 2014 nella provincia di Pescara nei confronti di alcune ditte, rilevando puntigliosamente e pretestuosamente presunte irregolarità e prospettando sanzioni pecuniarie e denunce, ha indotto o tentato di indurre i titolari di almeno sei delle aziende ispezionate a rivolgersi a una società di consulenza specializzata in materia di sicurezza dei posti di lavoro di Montesilvano, di cui lo stesso medico è risultato socio occulto.

Le condotte illecite del dirigente medico sono state compensate dai due soci titolari della società di Montesilvano, anch’essi indagati per gli stessi reati, con più dazioni corruttive, per un totale di oltre 57mila euro che sono stati pagati attraverso una serie di bonifici emessi a favore dei due figli di G.R., mascherati come pagamenti di fatture relative a prestazioni lavorative fittizie.