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Condotta fognaria rotta in via Raiale, sversati in mare 25mila metri cubi di liquami

Venticinquemila mila metri cubi di liquami, ovvero di feci, sono finiti nel fiume e da questo direttamente nello specchio di mare antistante la città di Pescara nella notte tra il 28 e il 29 luglio quando la vecchia condotta fognaria ha ceduto in via Raiale.

Come riferito questa mattina, venerdì 7 agosto, da Lorenzo Livello dell’Aca nel corso della commissione Ambiente e Vigilanza (alla quale hanno preso parte il sindaco Marco Alessandrini, l’Aca, l’Arta, il primario del reparto di Malettie Infettive dell’ospedale Giustino Parruti e le associazioni ambientaliste), sarebbero finiti nel fiume 2mila metri cubi di liquami ogni ora per oltre 12 ore.

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Il sindaco aveva anche firmato l’ordinanza per il divieto di balneazione ma ha scelto di non dargli seguito comunicandolo alla cittadinanza (clicca QUESTO LINK).

Subito dopo, per cercare di rimediare al danno, sono stati immessi nella rete 350 litri di disinfettante Oxystrong, con l’obiettivo di alleviare le conseguenze delle acque nere.

Conseguenze che però ci sono state lo stesso, visto che dalle analisi eseguite dall’Arta il 29 luglio nel tratto di mare antistante via Balilla risultava una presenza di colibatteri (enterococchi ed escherichia coli) superiore di ben 4 volte ai limiti stabiliti dalla legge. Valori poi praticamente azzerati dalle nuove analisi eseguite sempre dall’Arta l’1 agosto.

Inoltre, nel corso della commissione di questa mattina, è stato riconfermato come non ci siano particolari problemi o casi di gastroenteriti o problemi della pelle provocati dai bagni al mare. Insomma sarebbe tutto nella norma e i numeri sono inferiori a quelli registrati la scorsa stagione balneare. Resta il fatto che tra i casi più gravi c’è quello di un bambino di 4 anni colpito da una grave forma di impetigine con bolle e pus sulla schiena.

Nel frattempo però il caso è già finito sul tavolo della Procura della Repubblica dopo l’esposto presentato dal portavoce di Fratelli d’Italia-An, Armando Foschi e quello che presenterà il Movimento 5 Stelle. A chiedere l’intervento della magistratura è anche il Comitato No Rifiuti guidato da Alessio Di Pasquale.

L’associazione Pescara Mi Piace guidata dall’ex vice sindaco Berardino Fiorilli è stata la prima a denunciare lo sversamento dei liquami in mare.

Uno staff di avvocati si è formato sabato 8 agosto per dare assistenza gratuita ai cittadini colpiti derivanti dalla presenza dei colibatteri nell’acqua del mare. Per i dettagli cliccare QUESTO LINK.


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