Associazione per delinquere finalizzata alla truffa, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale, falsità materiale commessa da privato, sostituzione di persona e ricettazione.
È lunga la lista di accuse a carico di un 55enne di Pescara considerato il “Re dei falsari“, che si è reso irreperibile da tempo.
Ma questa volta, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Pescara diretti dal capitano Massimiliano Di Pietro, con la collaborazione dei carabinieri della Compagnia di Termoli e della sezione anticrimine-Ros di Roma e L’Aquila, lo hanno rintracciato e arrestato, in esecuzione di una ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale di Pescara. Dovrà scontare una pena di 16 anni e 2 mesi di reclusione.
L’attività investigativa e di ricerca sviluppata dai militari attraverso il costante monitoraggio degli ambienti della micro-criminalità frequentati dall’uomo, l’analisi delle sue frequentazioni e delle tracce relative ad alcuni suoi spostamenti tra le province di Pescara, Chieti e Campobasso, hanno consentito ai Carabinieri del Nucleo Investigativo, al termine di una ininterrotta attività di ricerca, di individuare la posizione del latitante nell’abitato di Termoli dove aveva trovato sostegno logistico e “copertura” presso un’abitazione frequentata quale “luogo di incontro” da giovani del luogo, alcuni dei quali anche minorenni.
Il 55enne pescarese è stato protagonista di diversi reati di truffa con assegni bancari falsificati o del tutto contraffatti, documenti di identità e buste paga artatamente predisposte proprio in quanto strumentali alla commissione delle truffe, ed alla ricettazione di titoli di credito rubati, reati attraverso i quali il pescarese ed i suoi complici hanno tratto il loro sostentamento nell’ultimo quinquennio.
Secondo i carabinieri, oltre alla scaltrezza del ricercato a rendersi irreperibile c’è stato anche il sostegno di altre persone in corso di identificazione che l’hanno aiutato nella latitanza. Ha inoltre abilmente improvvisato o addirittura eluso anche alcune visite mediche cui era periodicamente sottoposto presso la Asl di Pescara.