La mancata erogazione dell’importo previsto dalla convenzione stipulata con il Comune di Pescara e l’assenza totale di riscontro alle richieste di stipulare una convenzione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per assicurare la continuità degli esami diagnostici per gli animali ospitati nel rifugio.
Queste le 2 denunce che fanno i volontari della sezione di Pescara della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che si occupano di gestire il canile comunale di via Raiale a fronte di un contributo di 39mila 500 euro all’anno. Il problema è che, la gestione della struttura, e dei suoi circa 100 animali ospitati (mantenimento e cura), porta a una rendicontazione annuale dell’associazione che supera i 50mila euro.
Il denaro mancante è coperto dai sacrifici dei volontari stessi, che però adesso si dicono ormai allo stremo per una situazione che non più in grado di gestire, e dalle generose donazioni dei cittadini e degli amanti di cani e gatti.
La differenza è coperta grazie ai sacrifici dei volontari che si autotassano per assicurare che i cani e i gatti da loro accuditi ricevano tutte le dovute attenzioni e cure e grazie alle generose donazioni dei cittadini di Pescara e dintorni. I volontari, ormai da molto tempo, chiedono al Comune un adeguamento del contributo alle reali esigenze del canile, ma tale richiesta è sempre caduta nel vuoto. Inoltre, la cifra pubblicata nel bando dell’estate scorsa è scesa di 500 euro e la Lega del Cane deve attendere diversi mesi prima di ricevere la liquidazione dal Comune.
«L’ultimo periodo di rendicontazione infatti è scaduto l’8 agosto scorso e», fanno sapere i volontari, «nonostante la Sezione abbia presentato tutta la documentazione subito dopo ferragosto, l’Ente non ha ancora provveduto a versare l’importo previsto. Oltre tre mesi di ritardo, tra rimpalli di responsabilità e scuse varie accampate dagli uffici comunali, che hanno ormai messo in ginocchio i volontari, impossibilitati a saldare i conti dei veterinari e le partite aperte con i fornitori di medicinali e mangimi specifici».
Altra problematica che preoccupa non poco i volontari è quella relativa alle analisi del sangue a cui vengono periodicamente sottoposto i 4 zampe del rifugio di via Raiale: fino allo scorso maggio era possibile farle gratuitamente all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale ma ora non è più così. Calcolando 2 controlli in 12 mesi per ogni ospite del canile, i volontari dovrebbero affrontare un ulteriore spesa di circa 15mila euro. Anche in questo caso preoccupazioni e richieste sono rimaste inascoltate.
Queste le considerazioni finali che esprimono gli attivisti della Lega Nazionale per la Difesa del Cane:
«Questi comportamenti dell’amministrazione comunale mettono a dura prova gli attivisti Lndc e mostrano anche una scarsa considerazione per il lavoro che svolgono ogni giorno e gli innumerevoli sacrifici che affrontano per di più in una struttura, è bene ricordarlo, totalmente fatiscente e inadeguata ad assicurare il benessere degli animali che vi sono ospitati. A tal proposito, il personale comunale ha programmato per questa settimana l’ennesimo sopralluogo per valutare l’entità dei lavori da effettuare presso il rifugio di Via Raiale, nella speranza che porti finalmente a qualcosa di concreto. Nonostante le mille difficoltà, la Sezione Lndc continua a tutelare al massimo la salute e il benessere psicofisico degli animali ospitati nel canile comunale grazie agli instancabili volontari e all’aiuto ricevuto dai tanti cittadini sensibili che apprezzano il loro lavoro. È assolutamente necessario però che il Comune di Pescara si attivi celermente per sanare queste gravi mancanze e permettere ai volontari di operare ancora meglio di quanto già fanno».