Emergono i primi sviluppi relativi al rinvenimento di uno scheletro avvenuto in mare da parte di un peschereccio al largo di Pescara.
Il cadavere “pescato” dall’imbarcazione “Indomita” nella tarda serata di ieri, mercoledì 18 maggio, apparterrebbe a un uomo adulto.
Il corpo, rinvenuto in avanzato stato di decomposizione, sarebbe rimasto in acqua per diversi mesi, forse addirittura un anno.
Sullo scheletro, non completo, sarebbero stati rinvenuti dei brandelli di una tuta e parte di un calzino.
Proprio dalla maniera in cui risulta piegato il calzino, una delle ipotesi attualmente al vaglio, riguarda il fatto che possa trattarsi di un pescatore.
A tal proposito, il magistrato che si sta occupando del caso potrebbe a breve disporre una perizia scientifica più accurata sul corpo, al fine di reperire eventuali ulteriori elementi.
Oltre a ciò, gli elementi in questione potrebbero essere confrontati con le denunce di persone scomparse.