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Balneazione, la spiegazione dell’Arta sui dati “ballerini”

Sono tanti i cittadini pescaresi che si fanno domande e pongono quesiti riguardo ai risultati dei prelievi eseguiti dall’Arta Abruzzo nei tratti di campionamento della costa di Pescara e in molti, chiedendo direttamente all’Agenzia regionale tutela ambientale, non si spiegano come sia possibile che tratti di litorale fino a pochi giorni fa interdetti alla balneazione tornino “improvvisamente” puliti e balneabili.

L’Arta, attraverso il direttore tecnico Giovanni Damiani, spiega il presunto mistero che finisce per creare, tra i meno informati, confusione e sospetti e fa sapere che il fenomeno è riconducibile all’estrema variabilità di ciò che avviene nell’ambiente.

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«Nel caso specifico», afferma Damiani, «sono sei i principali fattori in gioco»:

  • il fiume, avendo acque “leggere”, scivola sopra le acque marine più dense spandendosi attorno all’area di foce;
  • a seconda della velocità di corrente si produce una diversa distribuzione delle acque fluviali in mare;
  • il rimescolamento tra le acque fluviali e quelle marine è lento con il mare calmo mentre è favorito dal moto ondoso;
  • la diffusione delle acque fluviali sopra le superfici marino-costiere dipende dalla direzione e intensità del vento;
  • la diffusione delle acque fluviali sopra le superfici marino-costiere dipende dalla direzione e intensità delle correnti marine;
  • in caso di pioggia si verifica un incremento di inquinamento dovuto agli scaricatori di piena collocati lungo i sistemi fognari e presso i depuratori (questi ultimi verrebbero disattivati se ricevessero portate accessive e gli scaricatori sono dunque necessari nelle fognature miste per preservarli).

Questi i concetti che aggiunge Damiani:

«Proprio per questa estrema variabilità, influenzata da molteplici fattori, viene effettuato il monitoraggio, vale a dire analisi ripetute nel tempo, in punti prefissati. Se la situazione fosse semplice e immutevole, basterebbe una sola analisi per tutto l’anno. Invece, dal momento che le condizioni mutano, i prelievi e le analisi si fanno continuamente. Per utilizzare un paragone esplicativo, si pensi all’atmosfera: nessuno si chiede perché subito dopo una pioggia battente all’improvviso esce il sole! I fenomeni che avvengono in natura (anche quelli inquinanti) sono faccende dinamiche, mutevoli e complesse».