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Avviati i lavori di demolizione dell’ex Cofa [FOTO]

Sono stati avviati questa mattina i lavori di demolizione dell’ex Cofa, il vecchio mercato ortofrutticolo sul lungomare sud, vicino al ponte del Mare. Il cantiere, avviato dalla Regione, per l’abbattimento andrà avanti per quarantacinque giorni. Le operazioni sono iniziate all’alba con la collaborazione della polizia municipale che con il servizio Antidegrado al comando del maggiore Donatella Di Persio e il maggiore Adamo Agostinone del servizio strade, ha provveduto allo sgombero di tutti i locali da persone e cose. Nella struttura sono stati trovati e sgomberati diversi occupanti abusivi, due dei quali per mezzo dell’assessorato al Sociale, saranno ospitati dal centro accoglienza della Caritas. L’abbattimento vero e proprio ha preso il via appena conclusa questa fase, intorno alle otto e mezza. Terminati i lavori partirà la fase progettuale per decidere il futuro di un’area strategica per lo sviluppo della città e del turismo.

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«Con la demolizione dell’ex-Cofa», sottoliena Ezio Ardizzi, presidente della Confcommercio, «si restituisce alla città uno spazio importante a ridosso del mare che deve ora essere utilizzato con intelligenza e senza intenti speculativi affinchè possa divenire un vero punto di attrazione turistica. Come più volte detto, l’attrattore che immaginiamo, sulla scorta per esempio di una mirabile riqualificazione del water front realizzata a Tel Aviv, potrebbe essere una struttura non più alta di 13 metri , con una superficie totale di circa 12.000 mq e che ospiti un museo virtuale (a Tel Aviv è stato realizzato un acquario virtuale); un’idea progetto sostenuta e già progettata dalla Facoltà di Architettura dell’Università D’Annunzio. Una siffatta struttura, a fronte di costi di investimento decisamente sostenibili, potrebbe creare nuovi posti di lavoro, numerosi posti auto e potrebbe distribuire ricchezza sull’intero mercato ricettivo, del commercio, della ristorazione, e del servizi in generale, consegnando ai nostri figli una città con un futuro».