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Assistenza domiciliare integrata, il Comune: «Servizio ripristinato entro il 31 marzo»

L’assistenza domiciliare integrata tornerà a regime entro il 31 marzo a partire dal prossimo mese di febbraio con l’inizio del reintegro delle ore. A dirlo è l’assessore alle Politiche Sociali Giuliano Diodati dopo le recenti polemiche verso il taglio delle ore di assistenza deciso dal Comune di Pescara per 56 persone e la riduzione per altre 87.

Nello specifico fino al 31 dicembre scorso, il monte ore era pari a circa 1.500 ore settimanali, ed è stato effettuato un taglio di 375 ore, valutando caso per caso la condizione in cui si trovavano tutte le persone seguite. Sono circa 300 gli assistiti del Comune per il Settore sociale, i tagli di cui si tratta hanno riguardato 56 persone, mentre su 87 abbiamo solo ridotto di qualche ora l’assistenza.

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«Un taglio che non è stato né radicale, né statico», dice Diodati, «perché con i reciproci assistenti sociali abbiamo cercato di considerare la condizione di maggiore o minore svantaggio degli assistiti, al fine di tutelare le situazioni più scoperte e di venire incontro alle esigenze della comunità e giocando in velocità per arrivare al più presto al ripristino del servizio a pieno regime, cosa che avverrà entro il 31 marzo».

Nel corso dello scorso anno nel bilancio 2015 a causa della situazione di predissesto dell’Ente è stato previsto un taglio deciso per le Politiche sociali, con la previsione e la promessa che dopo si sarebbe intervenuti con una variazione di bilancio tesa al ripristino delle quote tagliate. La variazione è stata approvata in dicembre e buona parte del taglio verrà riassorbito nel bilancio 2016/2017. Nello specifico si passa da zero euro a 1 milione e 700mila euro.

«Il problema fondamentale», aggiunge Diodati, «è che il servizio di assistenza sociale ne ha risentito. Non parliamo di assistenza sanitaria che non è mai cessata, ma di un servizio di supporto che viene svolto dalla cooperativa Polis che ha un contratto in scadenza al 31 dicembre 2015, ora in regime di prorogatio. Proprio per non causare problemi all’assistenza, nelle more della proroga abbiamo fatto la nuova gara, ma dato che non avevamo le disponibilità economiche per riappaltare il servizio come prima e nell’urgenza di assicurarlo, la gara è stata fatta con numero di ore a ribasso del 25 per cento, per via della mancanza di disponibilità economiche, pur di continuare l’assistenza. Ora la gara è arrivata a compimento, fra qualche giorno affideremo il servizio e per alleviare i disagi causati da questa situazione abbiamo previsto il ripristino quasi completo delle ore tagliate già da febbraio».