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Infermiera timbrava in ospedale e non si presentava al lavoro: la scoperta dei Nas

Dopo aver timbrato il cartellino in ospedale a Pescara, dove lavorava, non si sarebbe recata al lavoro: questa la scoperta fatta dai carabinieri del Nas di Pescara.
La donna, un’infermiera della provincia di Pescara, risulta attualmente indagata per truffa aggravata e falso, e nei suoi confronti i militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità hanno eseguito la misura cautelare personale interdittiva dall’esercizio della pubblica professione, di 6 mesi, disposta dal Gip di Pescara su richiesta della locale Procura.

La scoperta è stata fatta durante le ispezioni effettuate dai carabinieri all’ospedale Spirito Santo di Pescara, con la collaborazione dei dirigenti dell’Azienda Ospedaliera.
La dipendente pubblica, in base a quanto scoperto nel corso delle indagini, si sarebbe allontanata, in maniera sistematica, dalla sede di lavoro.

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L’attività investigativa è stata supportata da video e foto durante numerosi servizi di osservazione e pedinamento.
La donna, in base a quanto emerso, avrebbe in diverse occasioni abbandonato il luogo di lavoro per tutta la durata della giornata lavorativa, pur continuando a risultare presente e in servizio (in base a quanto riscontrato dai cartellini marcatempo e dai fogli di rilevazione presenze).

In altre occasioni, sempre stando a quanto scoperto dai militari, l’infermiera pur non presentandosi a lavoro, avrebbe prodotto all’ufficio fogli di giustificazione falsificando orari e firma del dirigente.
Complessivamente, negli ultimi 3 mesi, sarebbero state documentate 17 giornate per un totale di circa 120 ore di assenza ingiustificata.

Queste ultime sarebbero state trascorse dalla donna al di fuori del presidio ospedaliero e anche in comuni della provinica di Pescara.
In tali occasioni la dipendente pubblica, stando a quanto emerso, sarebbe rientrata a casa, avrebbe accudito la prole, si sarebbe occupata delle faccende domestiche, della spesa e dello shopping, e avrebbe frequentato anche un centro sportivo.

Come specificato dai carabinieri del Nas, nella stessa attività investigativa che ha portato alla scoperta di quanto appena descritto, “non sono emersi ulteriori episodi di assenteismo riconducibili ad altri dipendenti pubblici dell’Ospedale di Pescara”.