Era giunto in Italia per partecipare all’udienza del Papa, ma nei suoi confronti pendeva un mandato di arresto europeo, e così è stato individuato e arrestato dalla polizia all’aeroporto di Pescara.
Questo l’episodio avvenuto ieri, lunedì 8 aprile, e che ha avuto come protagonista un 31enne polacco, arrestato grazie all’intervento degli agenti della polizia di frontiera diretti da Dino Petitti.
Tutto ha avuto inizio nel pomeriggio di lunedì, quando la sala operativa della polizia di frontiera ha ricevuto una segnalazione sulla possibile presenza, tra i passeggeri del volo Ryanair proveniente da Varsavia e in arrivo a Pescara, di un uomo destinatario di un ordine di cattura.
Gli agenti, all’atterraggio del volo, alle ore 18:30 di lunedì, hanno pertanto predisposto un servizio dinamico convogliando i viaggiatori in un unico corridoio, al fine di rintracciare la persona segnalata tra i circa 160 passeggeri in arrivo.
Il 31enne è stato identificato tramite il documento di identità, e i poliziotti hanno scoperto, tramite appositi accertamenti, come nei suoi confronti fosse stato emesso, a febbraio, un mandato di arresto europeo per sfruttamento dell’immigrazione clandestina richiesto dalla Germania per fatti commessi qualche anno fa.
Il giovane, che era giunto in Italia con la compagna, ignara di tutto, per una breve vacanza e per prendere parte all’udienza generale del Papa a Roma, è stato pertanto arrestato e condotto in carcere a Pescara, a disposizione del Presidente della Corte D’Appello dell’Aquila.