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Avrebbe abusato per anni di una minorenne: la scoperta dei carabinieri

Un uomo ultrasessantenne avrebbe abusato di una minorenne avviata alla prostituzione da sua madre: questa la scoperta fatta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Pescara durante lunghe e complesse indagini.

A finire nei guai un pensionato domiciliato nel Pescarese, il quale si sarebbe reso responsabile di atti sessuali ed atti persecutori nei confronti di una giovanissima, ora 21enne.

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A far scattare le indagini sarebbero state alcune confidenze fatte dalla ragazza a una educatrice sociale e a una sua ex insegnante.
Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, tutto avrebbe avuto inizio nel 2010, quando la vittima aveva solamente 12 anni, e sarebbe durato fino al 2016.

Sempre in base a quanto scoperto nel corso delle indagini, sarebbe stata la madre della giovanissima a indurre la ragazzina a intrattenere rapporti sessuali con l’uomo, percependone i relativi compensi.
Dopo il decesso della donna, la figlia sarebbe però riuscita a trovare la forza e il coraggio di rifiutare ulteriori incontri con l’uomo.

Quest’ultimo, però, non avrebbe desistito e, attraverso una vera e propria attività persecutoria, avrebbe tentato di adescarla ulteriormente tramite  pedinamenti, appostamenti davanti alla scuola e continui contatti telefonici (più di 400 le telefonate e gli sms in chat tra il 2017 e il 2019).
Nei confronti dell’uomo, attualmente con regolare famiglia a carico, è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la stessa.

Per analoghi episodi ci sarebbe un altro indagato, un 80enne, nei confronti del quale è stata eseguita una perquisizione domiciliare.
Quest’ultimo, in base a quanto emerso, avrebbe interrotto da tempo la frequentazione della giovane donna, dopo averla abusata negli anni 2006-2007.