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Aggressioni e rapine in centro a Pescara: un uomo arrestato e un altro ricercato dalla polizia

Avrebbero aggredito e rapinato due persone in pieno centro a Pescara: questa la scoperta fatta dalla polizia e che ha portato all’arresto di un uomo, mentre un altro risulta attualmente ricercato.
Gli episodi contestati ai due risalgono al 26 giugno scorso, e sarebbero avvenuti in piazza della Repubblica, nei pressi del terminal bus nella zona della stazione di Pescara Centrale.

A finire in manette, in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Gip su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Pescara, un 39enne rumeno già noto alle autorità.
Un 24enne albanese, anch’egli già noto alle autorità, risulta attualmente ricercato dalla polizia.

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La misura cautelare è stata emessa “considerata la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di concorso in rapina, e lesioni volontarie, aggravati dai futili motivi e dalla recidiva”.
Alle 19:30 del 26 giugno scorso i poliziotti avrebbero prestato soccorso a un 30enne originario della Nigeria e regolarmente domiciliato a Silvi.

Quest’ultimo, in attesa di prendere l’autobus, sarebbe stato aggredito e rapinato da due persone.
I due soggetti, in compagnia di una ragazza, lo avrebbero incrociato poco prima alla fermata del bus.

Stando alle ricostruzioni sull’accaduto il 30enne sarebbe stato accusato di aver rivolto uno sguardo di troppo alla donna e inizialmente insultato.
Il giovane sarebbe stato poi colpito alla schiena con una spranga di ferro, mentre il complice lo teneva immobilizzato a terra.

Oltre a ciò, i protagonisti della vicenda si sarebbero impossessati del portafogli caduto dalla tasca dei pantaloni della vittima, prelevando 60 euro al suo interno e allontanandosi a bordo di un’auto.
Della vettura la vittima si sarebbe ricordata del colore e di parte della targa.

Poco prima delle ore 22 della stessa serata, il secondo intervento della Volante in piazza della Repubblica.
Un 36enne nigeriano regolarmente residente a San Giovanni Teatino, sarebbe stato infatti aggredito e derubato.

L’uomo avrebbe spiegato agli agenti di essere un amico del giovane aggredito poco prima, e di essere giunto sul posto subito dopo aver saputo dell’aggressione dell’amico.
Nella zona del terminal bus il 36enne avrebbe notato un gruppo di persone, presumibilmente rumeni, e sospettando la presenza dei protagonisti della vicenda avvenuta poco prima tra loro, avrebbe chiesto chi fossero i responsabili.

L’uomo sarebbe stato a sua volta aggredito e colpito con calci e pugni da alcuni componenti del gruppo.
Oltre a ciò, in base a quanto scoperto dalla Squadra Mobile, l’uomo sarebbe stato insultato pesantemente proprio dagli aggressori dell’amico, e “invitato” ad andare via da Pescara.

Anche al secondo nigeriano sarebbe stato sottratto il portafogli contenente 100 euro, e la vittima avrebbe reagito brandendo una bottiglia raccolta da terra, mettendo in fuga gli aggressori.
I due giovani nigeriani sarebbero stati trasportati in ambulanza al pronto soccorso, e le lesioni riportate sarebbero state giudicate guaribili rispettivamente in 5 e in 15 giorni.

Agli agenti della Squadra Mobile i due avrebbero sporto denuncia.
In base anche ad alcuni particolari forniti dalle vittime i poliziotti sarebbero riusciti a risalire all’auto utilizzata dai presunti aggressori, e all’identità di alcuni possibili sospettati.

Le relative fotografie sarebbero state poi mostrate alle due vittime dagli agenti della sezione “antirapina”.
I due avrebbero pertanto riconosciuto nel 39enne e nel 24enne i due aggressori.

Il 39enne nella giornata di ieri, giovedì 29 agosto, è stato individuato e arrestato dalla polizia in un appartamento nella zona dello Stadio Adriatico, mentre sono attualmente in corso le ricerche del più giovane dei due, e pertanto non si escludono ulteriori sviluppi nella vicenda.

foto di repertorio