Avrebbe tentato di salire su un volo da Pescara a Londra all’aeroporto con un documento falso: questa la scoperta fatta dalla polizia di frontiera e che ha portato all’arresto di un giovane ieri, domenica 22 dicembre.
A finire in manette, per possesso e uso di documenti falsi utilizzati ai fini dell’espatrio, un 27enne albanese.
La scoperta degli agenti coordinati dal Vice Questore Aggiunto Petitti è avvenuta domenica all’aeroporto d’Abruzzo, prima di un volo diretto a Londra e in partenza a mezzogiorno.
Due operatori avrebbero notato, durante il controllo dei passeggeri in partenza, alcune anomalie nella carta d’identità presentata da uno dei viaggiatori.
Quest’ultimo sarebbe risultato nato a Foggia nel 1985. Gli agenti, insospettiti, avrebbero fatto alcune domande al giovane sulle ragioni del viaggio.
Il passeggero si sarebbe mostrato agitato ed elusivo, rispondendo con monosillabi.
I poliziotti avrebbero inoltre notato un accento straniero.
La carta d’identità è stata poi sottoposta ad altri controlli con apparecchiature presenti in aeroporto.
In base a questi ultimi, il documento è risultato non riportare alcuni elementi essenziali di genuinità.
Il giovane, scoperto, avrebbe pertanto confessato la falsità del documento e la sua origine albanese.
All’interno del bagaglio, in seguito a una perquisizione, è stato inoltre rinvenuto il vero passaporto, sul quale sarebbero state riportate le vere generalità (il giovane è risultato essere un cittadino albanese nato nel 1992).
Il giovane, affranto, avrebbe dichiarato ai poliziotti di aver tentato di raggiungere l’Inghilterra per cercare lavoro e di aver fallito già in passato con un altro tentativo, transitando dalla Spagna. D
a quest’ultimo paese sarebbe stato respinto “per mancanza di basilari elementi di sussistenza”.
Il 27enne, stando alle primissime ricostruzioni, sarebbe poi rientrato in Italia utilizzando il proprio passaporto valido albanese tramite la Slovenia nello scorso mese di ottobre.
Al momento restano da chiarire, da parte della polizia, le dinamiche che avrebbero permesso al giovane di reperire un documento falso italiano.
Dopo l’arresto il 27enne è stato condotto in carcere a Pescara a disposizione dell’autorità giudiziaria.
