Sono iniziate ufficialmente questa mattina le operazioni di abbattimento di 121 alberi in diverse vie e strade di Pescara. I primi a essere tagliati sono stati gli enormi pioppi di via Rigopiano con tanto di proteste e discussioni tra chi è contrario all’azione e i residenti che invece si dicono favorevoli visto che i rami degli alberi gli entrano nei balconi e oscurano la visuale. Due ragazzi sono stati anche segnalati all’autorità giudiziaria dalla polizia municipale.
Le associazioni ambientaliste Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Fai, Forum H2O, Miladonnambiente, Conalpa e Pro Natura chiedono ufficialmente la sospensione dei lavori visto che una pausa non cambierebbe nulla e permetterebbe un confronto serio e soprattutto vero dell’amministrazione comunale con associazioni e cittadini.
Le associazioni segnalano la situazione di altissima tensione che si è creata tra cittadini ed esperti delle associazioni e paventano uno «scontro sociale, sicuramente evitabile, di cui nel caso l’amministrazione comunale di Pescara si renderebbe responsabile». A quanto pare, relativamente alla decisione di abbattere 121 piante, non ci sarebbe stata alcuna forma di confronto.Sulla decisione di operare i tagli è mancata infatti qualsiasi forma di confronto.
Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Fai, Forum H2O, Miladonnambiente, Conalpa e Pro Natura sono stati infatti convocati per un incontro, venerdì 26 agosto, ma quando non c’era nei fatti più niente da discutere. Una riunione del “tavolo verde” istituito dal Comune di Pescara che ha avuto il sapore di una presa in giro secondo il racconto delle associazioni: «Siamo stati posti di fronte a decisioni già assunte. Ci è stato nei fatti soltanto comunicato che lunedì 29 agosto sarebbero iniziati gli abbattimenti».
Inoltre le associazioni denunciano come non ci fosse alcun documento ufficiale da poter visionare riguardo all’avvio dell’opera di abbattimento: «Fino a ieri, non siamo riusciti a trovare la delibera di affidamento dell’incarico che ha portato l’agronomo Carlo Rabottini alla redazione della Relazione Fitostatica e la stessa relazione è stata pubblicata sul sito comunale soltanto dopo le proteste. Altro che trasparenza!».