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Beccati a pescare nel lago di Penne con la rete elettrica, 3 uomini scappano via

Giornata di controlli ieri, domenica 15 luglio, nella Riserva del lago di Penne per gli uomini della Guardia Nazionale Ambientale, che hanno individuato diverse situazioni di mancato rispetto delle regole vigenti nell’area verde.
Oltre ad aver raccolto 2 sacchi di rifiuti solidi lasciati da alcune persone al termine di un pic-nic, le guardie, dirette dal dirigente regionale Luigi Di Benedetto, hanno fornito informazioni sulle regole da rispettare e spento un falò acceso da un uomo.

Inoltre hanno sorpreso una coppia di stranieri i quali, senza alcuna autorizzazione avevano catturato, con una canna da pesca, una ventina di piccole carpe fuori misura che sono state rigettate in acqua vive e vegete. Ed è stata anche recuperata una rete nascosta tra i rovi usata, con molta probabilità, per la pesca di frodo.

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L’episodio più grave però si è verificato intorno alle ore 11 quando gli uomini della Guardia Nazionale Ambientale sono intervenuti, su richiesta della direzione della Riserva, nella zona della pinetina dove era stata segnalata la presenza di 3 persone arrivate sul posto con un furgone. Dopo aver preso una Shiazza, ovvero una rete elettrica vietata da utilizzare che sfrutta la batteria del furgone, hanno catturato un esemplare di carpa.

Prima dell’arrivo delle guardie però si sono dileguati. Del fatto sono stati anche informati i carabinieri.