Dopo l’interrogatorio di questa mattina, mercoledì 16 settembre, il Gip, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, ha convalidato l’arresto del 36enne accusato dell’omicidio di Gabriele Giammarino, 80 anni, ex maresciallo dell’Aeronautica, trovato morto nella sua abitazione di via Bernardo Castiglione, a Penne.
Secondo il gip del Tribunale di Pescara esistono gravi indizi di colpevolezza a carico dell’arresto e c’è anche il pericolo di reiterazione del reato.
«L’indagato», scrive il Gip, «è soggetto che, attualmente, non ha freni inibitori: capace di aggredire soggetti in stato di minorata difesa, agendo con crudeltà; capace di porre a repentaglio l’incolumità fisica di numerosi soggetti usando armi da taglio ed appiccando il fuoco in uno stabile abitato da numerosi condomini».
L’arrestato viene, inoltre, descritto come «un soggetto violento, assolutamente privo di autocontrollo e dotato di spiccata capacità delinquenziale. E invero, neppure la sottoposizione al regime dell’affidamento in prova ai servizi sociali riusciva a frenare la volontà omicida di Giancaterino: ciò dimostra la sua assoluta incapacità di autocontrollo e l’evidente attuale pericolo per la collettività».
